L'Athletic esce da Torino di corsa, con mezza qualificazione in tasca, dopo aver sofferto, rischiato il crollo, di fronte a una squadra feroce, affamata, trascinata dal boato che dalla Curva si trasporta in campo. Il Torino dimostra di aver qualcosa che trascende il semplice aspetto tecnico, Ventura allena, è maestro di calcio, forse poco riconosciuto, e chi scende in campo assorbe quel che durante la settimana vede e osserva. Il resto è una maglia, granata. Per un'ora il Bilbao è preda delle folate di Darmian e Molinaro, tentenna sulle accelerazioni di Martinez, fin quando nel serbatoio resta benzina da spendere c'è una sola squadra in campo. Maxi Lopez è l'uomo della provvidenza, Gurpegi l'incubo d'Europa. Pareggia e impatta il legno, sfiorando la doppietta, quando ormai il Toro è sulle gambe e a corto di idee. Finisce 2-2, poteva essere festa, ora in Spagna serve l'impresa, vincere nella tana basca, il Torino può giocarsela, e questa è già notizia importante.

Ventura soprende, perché manda in campo Martinez e Maxi Lopez, rinunciando a Quagliarella, l'attaccante più in forma. Dietro Maksimovic e non Bovo. Valverde punta sul giovane Williams e sulla classe di Muniain.

L'inizio è dell'Athletic. Il Torino aspetta e i baschi offrono un giro palla lento, ma continuo. Il gol è quasi fortuito, Viguera lavora un buon pallone sulla sinistra, mette dentro con l'esterno e Williams sfrutta la disattenzione dei centrali del Toro per depositare alle spalle di Padelli. Poco dopo ancora Williams. Aggancio perfetto, ma conclusione alta. I padroni di casa si scuotono, capiscono di poter far male e cambiano marcia. 18 sul cronometro quando il Torino disegna il pari. El Kaddouri duetta con Molinaro e sul traversone dell'ex Juve si avventa Maxi Lopez. 1-1, e lo stadio diventa incontenibile. La partita è a senso unico, con il Torino che arriva prima, sempre. Fioccano le occasioni, Martinez ne ha una enorme al 41', ma ciabatta consentendo a Herrerin di limitare i danni. Un minuto e Toro avanti. Darmian, imbeccato da El Kaddouri, tiene in campo il pallone e crossa al centro, Maxi va altissimo e fulmina l'estremo difensore ospite. 2-1, Ventura cammina nervoso, la panchina esulta, sugli spalti si sogna l'impresa.

L'inizio del secondo tempo segue la falsariga del primo. L'Athletic prova ad alzare i ritmi, ma dopo una decina di minuti esce il Torino, con Molinaro che rientra e calcia, impegnando Herrerin. Resta questa l'ultima fiammata granata, perché il ritmo folle della prima frazione presenta il conto e con lo scorrere delle lancette il Toro fa un passo indietro, fatale. Ventura cambia gli avanti, ma i palloni giocabili sono pochi, Valverde mette Gurpegi e indovina la mossa. Il pari, improvviso, al 73. Punizione di Benat, deviazione di Gurpegi sul palo lontano, Padelli scavalcato e battuto. 2-2, ammutolito il pubblico. La beffa è a un passo, quando Gurpegi, in fotocopia, stampa sulla traversa. Il Torino respira, ma non gioca più. Il finale è di confusione e paura. 2-2, a Bilbao serve un miracolo, ma per il Torino solo applausi.