Chi non muore... Già, avrà pensato proprio questo Giampiero Ventura prima di presentarsi ai microfoni del postgara di Verona-Torino. L'allenatore del Toro, osannato nella passata stagione e passato troppo presto in questa come il brocco della situazione, era pronto a togliersi qualche sassolino dalla scarpa da un pò di tempo, mancava solo il momento giusto per farlo. Beh, il tempo è arrivato e Ventura, finalmente gonfio in petto, si è presentato ai microfoni di Sky nel postgara di Verona che ha sancito, oltre alla quarta vittoria di fila dei granata, anche l'ingresso, o meglio il ritorno della sua squadra nelle zone alte della classifica: "E' presto per parlare di Europa, una cosa impensabile fino ad oggi. Non si fanno quattro vittorie di fila per caso. Il risultato ottenuto dimostra quanto sia disponibile il gruppo, quanto sia disposto a mettersi e rimettersi in gioco. Abbiamo sbagliato qualcosa, rischiando di riaprire il match, e sotto questo profilo possiamo e dobbiamo ancora migliorare. Ci sono giocatori come Martinez che possono ancora crescere e molto. Sono giovani e hanno grandi margini di miglioramento. Oggi Josef ha fatto una buona partita. Ma le potenzialità da sole non bastano".

Una piccola, modesta, rivincinta nei confronti di quelli che pensavano che il Toro firmato in calce Ventura fosse soltanto Cerci ed Immobile. Invece il lavoro, quello duro, paga quasi sempre e Ventura raccoglie i frutti come già fatto lo scorso anno: "Finalmente iniziamo a raccogliere qualcosa, perché di recente abbiamo seminato tanto, ma non sempre arrivavano i risultati. Questo è un gruppo che non molla mai e gli faccio i miei più sinceri complimenti. Moretti, un esempio da seguire per tutti, sotto il profilo della professionalità, ma anche Quagliarella e tutti gli altri oggi hanno dimostrato che la squadra può fare e in parte sta già facendo un campionato importante. Senza dimenticare mai i rigori sbagliati, senza i quali avremmo almeno 4 punti in più. Il gruppo ha dimostrato di poter vincere anche senza Cerci e Immobile e siamo anche ai sedicesimi di Europa League. Siamo in crescita ma abbiamo rischiato di riaprire la gara in molte occasioni. Sembrava che non si potesse più giocare senza Cerci e Immobile, invece eccoci qua... Martinez, ad esempio, ha margini di crescita enormi e potrà fare cose importantissime. Siamo tornati ad allenarci col sorriso e c'è spirito di collaborazione, componenti assenti a inizio stagione. Il calciomercato ci ha dato una mano: penso a Moretti, che si è rimesso in discussione. Cerci? E' particolare, sensibile. Se trovi la chiave per aprirlo può giocare in qualsiasi squadra d'Europa".

Ventura è tornato, il Torino sembra tornato. Non che sia andato via, perchè quasi tutti dimenticano che dopo vent'anni senza Europa la squadra è ai sedicesimi di finale di Europa League con meriti immensi iniziando la stagione a Luglio (non proprio da tutti). Beh, di fondamentale importanza sarà la prossima volta respirare prima di dare per finito il Vecchio Cuore Granata. Ora sono tutti, di nuovo, dalla parte del Toro.