Parte dalla base, dalle giovanili e dalle prime impressioni di questi primi mesi in Friuli Andrea Stramaccioni. L'allenatore dell'Udinese ha voluto spiegare ai cronisti presenti, che non avevano avuto la possibilità di interloquire con lui dopo il pareggio di Sassuolo, il progetto societario: "Ho trovato una Primavera dell'Udinese di buon livello. Ci sono tanti giovani profili interessanti. Adesso abbiamo la necessità di aggregarli perché non raggiungiamo un numero sufficiente di giocatori disponibili. Oggi erano otto; questo è un plauso a un settore giovanile di cui forse si parla troppo poco, frutto di un grande gruppo di lavoro, di un ottimo settore giovanile e lavoro di scout".
Una base per il futuro, appunto, solidissima, che assieme alla costruzione del nuovo stadio in corso d'opera può dare i frutti nel medio ma soprattutto nel lungo termine. L'attenzione si sposta successivamente sul girone d'andata e sul bilancio del giovane allenatore su queste prime 18 gare di campionato: "Come parte tecnica non abbiamo mai avuto nessun dubbio: questa è una squadra che deve salvarsi e si deve parlare solo di questo per quanto riguarda gli obiettivi, anche perché, come detto, questo è l'anno zero per la ripartenza di un nuovo ciclo, di un qualcosa di importante. Su questo le idee sono molto chiare. Sappiamo poi come sono gli umori nel calcio. Adesso ci aspetta la partita secondo me più importante da quando sono qui. Lo sanno i ragazzi e lo sa l'ambiente. Il Cagliari è tornato a far bene e non merita quella classifica. Sarà una partita fondamentale e il gruppo lo sa. Ultimamente abbiamo un buon trend in trasferta. Noi puntiamo su Guilherme, ma gli va dato un pochino di tempo, come a tutti gli stranieri. Non dimentichiamo che è l'unico utilizzato con frequenza che viene da un altro tipo di campionato. Gli darei tempo perché non è facile venire da un'altra dimensione, come quella brasiliana, che ha tanta qualità ma molto meno ritmo del nostro calcio". Infine, ci si sposta sui singoli, sulle prestazioni individuali che hanno soddisfatto e deluso il mister: "In serie A non esiste un giocatore che gioca male, ma una fascia o un settore. Nel primo tempo contro il Sassuolo abbiamo sofferto sulla nostra sinistra e per quello ho deciso di ridisegnare l'assetto. Gabriel deve ritrovare la migliore condizione, ma l'emergenza, ovvero l'infortunio di Pasquale, ci ha tolto la possibilità di un rientro graduale. Cercheremo di recuperare Giovanni per domenica, ma comunque su Gabriel c'è fiducia totale mia e della società. Purtroppo non esiste una palestra migliore del campo di calcio per recuperare definitiv
Occhi puntati sul mercato dunque, con la dirigenza friulana che facendo eco alle parole di Stramaccioni, s'è tuffata alla ricerca di un attaccante: i nomi più insistenti sono quelli di Zapata del Napoli e Pavoletti del Sassuolo, ex Varese, leggermente più defilato Bergessio. Il più vicino, quantomeno il più accessibile in questo momento, sembra Pavoletti: l’Udinese ha in programma un incontro con i dirigenti del club neroverde per provare ad intavolare una trattativa che porterebbe il centravanti in bianconero. Sembra sfumare anche l’ipotesi Niang, visto che Inzaghi, tecnico del Milan, ha chiesto alla società di trattenere il francese. Potrebbe presto tornare di moda anche il nome di Duvan Zapata, centravanti colombiano del Napoli da tempo nel mirino dei bianconeri, con gli azzurri che potrebbero provare ad inserire nella trattativa anche il brasiliano Allan, autore di un’ottima prima parte di stagione e seguito da diverse big. Ma l'Udinese difficilmente si priverà del centrocampista a Gennaio. Mercato in evoluzione, così come il futuro della società friulana.