Questione di centimetri, quelli che lanciano la Juve e fermano la Roma. Questione di nervi, ma quelli saltano a tutti. La partita più attesa non delude in termini di tasso agonistico, ma si conclude oltre la giusta asticella della sportività. Segna Bonucci e a far festa è lo Stadium, al termine di 90 minuti di botte, polemiche, decisioni dubbie. Una partita "sporca", combattuta, condita però da colpi di gran classe. Il momentaneo vantaggio della Roma è un capolavoro d'esecuzione, la conclusione di Bonucci che santifica il primato bianconero è una perla incastonata nel campionato. Perde Rocchi, sempre titubante, nel confermare le decisioni prese, nel mutarle, nell'utilizzare cartellini sparsi qua e là. La Roma perde per espulsione Garcia e Manolas, la Juve Morata. Non poteva essere una partita normale, forse era lecito aspettarsi qualcosa di meglio, almeno dal punto di vista comportamentale.
Sorprende Max Allegri al via. Nella Juve in campo Pirlo e non Vidal. Il colpo di teatro affascina lo Stadium che applaude a ripetizione il rientro del regista. Llorente completa il reparto offensivo, con Tevez. Per Garcia un unico dubbio, sulla corsia di sinistra. Gioca Holebas, più guardingo e fisico rispetto a Cole. Le frecce Iturbe e Gervinho ai lati di Totti, mediana obbligata, con Florenzi in panchina pronto a garantire fosforo a partita in corso.
La Juve comincia da grande squadra, ma la Roma, rispetto al passato, mostra grande maturità. Di fronte al pressing continuo dei bianconeri, i giallorossi impongono un continuo possesso palla, atto a scoprire varchi nella ragnatela di Allegri. Il primo brivido è però per la Roma. Tevez schiaccia troppo la conclusione e la palla termina a Marchisio. Nel calciare, l'azzurro entra in contatto con Holebas, per Rocchi si può giocare. Al 13' ancora Juve. Tevez mette a sedere mezza difesa, ma il sacrificio comune di Yanga-Mbiwa e Keita risolve la matassa. Padroni di casa avanti al minuto 24. Pirlo calcia una punizione che incoccia contro il braccio di Maicon, ben stretto però a protezione del corpo. Il direttore di gara sanziona con una punizione dal limite, ma in seconda battuta, considerando il contatto tra braccio e pallone in area, opta per il penalty. Tevez è glaciale ed è 1-0. Sei minuti e un altro rigore riporta la sfida in parità. Si allacciano Totti e Lichtsteiner, con l'esterno bianconero eccessivamente plateale. Totti si presenta davanti a Buffon e fa 1-1. Il match si surriscalda, fioccano i cartellini e Rocchi appare inadeguato. Al 32', scintille Tevez - Holebas. Chiellini ci prova di testa poco dopo sugli sviluppi di un corner, ma, a sorpresa, è la Roma a colpire di nuovo. Straordinaria accelerazione di Gervinho, la prima di una partita opaca nel primo tempo, taglio di Iturbe e 1-2 dell'ex Verona. Male Caceres nell'occasione. La giornataccia dell'uruguaiano si conclude poco dopo. In un duello in velocità con lo stesso Gervinho si riacutizza il problema muscolare palesatosi pochi giorni fa. Sembra finita la frazione d'apertura e invece la Juve trova modo di pareggiare, complice una clamorosa ingenuità di Pjanic. Pogba scappa a sinistra e viene travolto dal bosniaco, proprio al limitare dell'area. Per Rocchi è ancora rigore e Tevez ringrazia. 2-2 e proteste.
Allegri sceglie di rimanere a tre e si affida nella ripresa a Ogbonna per Caceres. La condizione fisica cala con il passare dei minuti e il campo concede più spazi. Si scatena più volte Gervinho. Al 58' l'ivoriano illude la difesa di casa e appoggia un cioccolatino a Pjanic, ma il bosniaco, dopo un buon controllo, incredibilmente non trova da due passi la porta. Le mosse dei due tecnini rivoluzionano gli assetti offensivi. Meno qualità e più dinamismo nella Roma, con Destro per Totti. La freschezza di Morata nella Juve. Fuori Llorente. La stanchezza affiora e calano le occasioni di rilievo. Pirlo lascia il posto a Vidal, Pogba prova due o tre giocate dal limite, ma la vera palla gol è per Morata. Lo spagnolo sorvola addirittura Manolas e accarezza la traversa. Episodio decisivo al minuto 85. Sugli sviluppi di un corner, la difesa giallorossa respinge al limite dell'area, Bonucci, appostato, trova un'incredibile conclusione vincente (da valutare la posizione di Vidal davanti alla porta). 3-2 Juve. Nel finale saltano i nervi. Contatto duro Morata - Manolas, reazione del greco e rosso per entrambi.