La Roma chiama, la Juve risponde. La Signora, messa alle strette dalla vittoria capitolina, non china il capo, e, sul difficile campo di Bergamo, conquista l'intera posta. Dopo la facile affermazione col Cesena, un abbrivio importante verso la settimana che porta prima alla super sfida di Champions con l'Atletico e poi allo scontro diretto con la Roma. Soddisfatto Allegri ai microfoni nel post gara "L'Atalanta è partita molto bene, nei primi dieci minuti abbiamo avuto qualche difficoltà perché sbagliavamo l'uscita con i centrocampisti. Poi ho visto un ottimo spirito. Ci sono stati momenti in cui abbiamo difeso anche a cinque e in quel momento ho abbassato le punte. Non puoi pensare di prendere la squadra avversaria molto alta giocando ogni tre giorni. Ma Tevez e Llorente sono stati molto bravi, dietro siamo sicuri perché le due punte danno molta pressione".
A decidere le prodezze dei singoli. Allegri riserva parole d'elogio a Buffon. Un solo intervento, ma decisivo. Sullo 0-1, la risposta al penalty di Denis ha chiuso le voglie di rivalsa dei bergamaschi, aprendo al raddoppio di Tevez "La differenza tra lui e gli altri portieri è che lui riceve un tiro a partita e riesce a essere decisivo: è la differenza tra i campioni e i giocatori normali".
Tevez è il simbolo della Juve, di un gruppo affamato "Sta dimostrando il suo valore: sta bene, si sacrifica e fa giocare bene tutta la squadra. Oltre ad essere forte tecnicamente è decisivo dal punto di vista caratteriale. Lui come Ibra? Sono diversi, ma hanno in comune il fatto che vogliono sempre vincere".
In chiusura un commento sulla condizione di Vidal "Ha fatto 75 minuti mercoledì e 70 oggi: deve migliorare molto la condizione, non si è mai allenato con la squadra, negli ultimi cinque mesi si è allenato e ha giocato poco. Arturo deve stare sereno perché deve diventare determinante come lo è stato mercoledì".