Benvenuti a un nuovo appuntamento de “L'Italia che verrà”, rubrica di approfondimento sui giovani calciatori italiani in rampa di lancio che militano nel campionato Primavera. Oggi conosceremo meglio Nikita Contini Baranovskyy, estremo difensore del settore giovanile del Napoli guidato da Giampaolo Saurini.
BIOGRAFIA – Classe '96, nato a Cherkasy, nei pressi di Kiev, da madre ucraina e padre italiano. Trasferitosi in Italia all'età di 4 anni, cresce sotto gli occhi del padre e di Raffaele Ceriello, ex portiere azzurro, con il quale scopre la sua natura di atleta solitario, tipicamente contraddistinta da chi ricopre uno dei ruoli più delicati dell'undici di gioco. Nel 2008 arriva il tesseramento con il Napoli e, già con i Giovanissimi Nazionali, fa parlare di sé per le buone prestazioni sul terreno di gioco. Dopo qualche mese di infortunio, Nikita passa agli Allievi Nazionali e la stagione seguente fa il suo esordio in Primavera, convincendo lo staff tecnico del settore giovanile riguardo le enormi potenzialità, tanto da dividere la stagione tra il ruolo di titolare negli Allievi e la riserva in Primavera. L'ottimo rendimento tra i pali non è passato inosservato agli occhi di Rafa Benitez e del suo staff che già la scorsa stagione ha convocato in due occasioni il giovane portiere azzurro per sostituire l'infortunato Pepe Reina, prima dell'ultima chiamata giunta ieri in occasione del match di Europa League contro lo Sparta Praga.
STILE DI GIOCO – Alto circa 190cm, Nikita può fare affidamento su una spiccata personalità che gli permette di leggere in anticipo l'azione e predisporsi sempre alla parata più sicura. Grande freddezza e reattività caratterizzano le sue prestazioni tra i pali, è abile con i piedi ed è uno specialista nel parare i rigori. La sicurezza nelle uscite completa il quadro delle qualità che fanno di lui un vero e proprio portiere del futuro.
IL CONTINI CHE VERRÀ – A proposito di futuro: intanto c'è il campionato Primavera che disputerà da protagonista, in attesa di ulteriori chiamate in prima squadra da parte di Benitez. Gli evidenti miglioramenti compiuti giorno dopo giorno fanno presagire un roseo avvenire per il 18enne italo-ucraino. Riuscirà il nostro “portierino” ad affermarsi nel calcio che conta? Ai posteri l'ardua sentenza.