Sei punti in due partite, tre gol fatti e nessuno subito. Questo è il bilancio della nuova Juve di Allegri. Positivo l'inizio del tecnico livornese che adesso si appresta a fare il suo esordio in Champions League. La redazione di Vavel Italia ha realizzato le pagelle della squadra bianconera dopo la sfida contro l'Udinese di Stramaccioni.
Buffon 6: inoperoso, quasi invisibile. Se contro il Chievo aveva salvato il risultato con l'unico intervento della partita, ieri non si sporca neanche i guantoni. Giornata di riposo.
Lichsteiner 6: la sua prestazione non è prorompente come quella contro i clivensi, ma rimane sempre una spina nel fianco per gli avversari. Da una sua sovrapposizione nasce il gol di Tevez e sfiora anche la rete del raddoppio sul finire del primo tempo. Prova ad affinare l'intesa con Pereyra per dare maggiore imprevedibilità alla manovra bianconera. Certezza.
Caceres 7: grinta, tempismo e leadership. Martin Caceres sarebbe un lusso per molte difese della Serie A. Alla Juve è un rincalzo d'eccezione. Se riesce a dare continuità alle sue prestazioni sarà un delitto lasciarlo fuori. Anima e cuore.
Bonucci 6: Allegri gli chiede meno lanci lunghi ed un ruolo secondario in fase d'impostazione della manovra. Lui risponde con grande diligenza, dimostrando un buon senso della posizione. Puntuale.
Ogbonna 6,5: l'operazione recupero-Ogbonna prosegue spedita. Il difensore supera brillantemente l'esame Di Natale-Muriel e sembra aver trovato la giusta posizione in campo. Commette ancora delle sbavature, ma ha bisogno di fiducia ed Allegri sembra disposto a concedergliela. Redivivo.
Evra 6,5: buono il debutto del nazionale francese. Dialoga spesso con Pogba e riesce in più circostanze ad arrivare sul fondo per crossare. Deve ancora memorizzare i movimenti del 3-5-2, ma l'impressione è che il suo carisma e la sua esperienza non possano che fare bene a questa Juve. Intelligente.
Pereyra 6,5: un esordio con personalità e tanta corsa quello del Tucumano. Corrre come un forsennato per tutto il primo tempo, mostrando anche una discreta tecnica individuale. Il suo dinamismo può essere una risorsa per questa squadra, specie in quei momenti della stagione dove sarà necessario un cambio di marcia. Motorino.
Marchisio 7,5: come un camaleonte cambia pelle ma nessuno se ne accorge. Nel ruolo di registra sorprende per la precisione dei passaggi e per i tempi di gioco. Non perde il vizio del gol e con un collo esterno destro timbra il cartellino e manda i titoli di coda dell'incontro. Giocatore universale.
Pogba 6: alterna lampi sensazionali a giocate superficiali. Ti dà sempre l'impressione di poter conquistare il mondo, ma rimane a pochi centimentri dal toccare la Luna. Cerca il gol dalla distanza ed incanta con alcune giocate da cinema. Da lui, però, ci si aspetta sempre di più. Pigro.
Tevez 7,5: leader tecnico ed emotivo della squadra, l'Apache marchia il debutto stagionale allo Stadium con la freccia buona, quella decisiva. Gioca in una posizione più arretrata e sembra trarne giovamento la sua fantasia e le sue capacità di fraseggio. La stagione della Juve passerà ancora una volta dai suoi gol e lui molto probabilmente non fallirà. Leone.
Llorente: è il perno offensivo del gioco bianconero. Non si contano le sue sponde e le giocate sporche che danno inzio alle azioni della Juve. Ha affinato il piede destro e di questo ne traggono giovamento i centrocampisti bianconeri, pronti a sfruttare i suoi dai e vai per colpire gli avversari. Preziosissimo.
Padoin s.v.
Coman s.v.
Morata s.v: gioca appena cinque minuti, ma va subito vicino al gol. Troppo poco, però, per poter esprimere un giudizio affidabile.