Dopo una stagione intera passata nella penombra, e dopo un estate di misteri, Zuniga è tornato a seminare il panico su quella fascia tanto cara al terzino colombiano. 200 giorni di inattività, 200 giorni di di silenzio, per poi andare al Mondiale e stupire tutti con la maglia della Colombia guidata da James Rodriguez, fino ad arrivare alla prima partita di Serie A contro il Genoa, dove un suo assist al 95°minuto per de Guzman, ha dato una vittoria fondamentale al Napoli.
Si è sparato a zero sul mercato del Napoli, soprattutto per l'immobilismo in vista dei preliminari di Champions, ma una cosa è riuscita bene alla società partenopea, trattenere quei giocatori che possono e devono fare la differenza, uno di questi è sicuramente Juan Camilo Zuniga. Il terzino destro colombiano, spostato a sinistra dal lungimirante Mazzarri, è stato senz'altro, insieme ad Hamsik, il grande assente della passata stagione. Adesso entrambi dovranno riprendersi il Napoli in mano, e, con l'aiuto di Benitez, cercare di colmare quelle lacune che nella passata stagione, e nel preliminare di Champions, sono sembrate ancora evidenti.
Se si parla di Zuniga e della sua metamoforsi da sconosciuto a giocatore ricercato da tanti Top Club Europei, su tutti il Barcellona, non si può non menzionare il tecnico di San Vincenzo. Sono tanti i meriti di Mazzarri nell'espolosione di Zuniga, dal lavoro quotidiano, all'intuizione di spostarlo sulla fascia sinistra, in modo da arricchirne e ampliarne le doti tattiche.
Aveva stupito tutti l'assenza dell'esterno colombiano nelle gare decisive contro l'Athletic Bilbao, ma dopo l'ottima e decisiva prestazione di Genova, Bentiez