È finita come nessuno si poteva immaginare, il Torino ha accarezzato per qualche secondo l’Europa League, ma ha sprecato l’occasione più ghiotta proprio nei minuti di recupero cedendo il posto in coppa al Parma. Il Toro ha giocato una buona gara ma ha peccato di inesperienza in gare del genere venendo punito dai tremendi contropiedi della Fiorentina.
CRONACA
La Fiorentina arriva abbastanza acciaccata alla gara del Franchi con pochissime motivazioni dopo aver sigillato il quarto posto vincendo a Livorno domenica scorsa. Hegazy torna tra i titolari dopo un lunghissimo stop, Rossi affianca Cuadrado con Borja Valero a supporto. Nel Torino invece viene confermato il solito 3-5-2 con Meggiorini che sostituisce lo squalificato Immobile.
I ritmi sono tutt’altro che alti ed il possesso di palla della Fiorentina sembra adattarsi perfettamente al lento trend della gara. Le occasioni migliori infatti sono proprio dei viola che vanno vicini al vantaggio con un tiro dal limite di Rossi ben respinto da Padelli. Grosse occasioni dall’altra parte sembrano non esserci ma il Toro comunque cerca di crescere col passare dei minuti ma per rendersi pericoloso dovrà aspettare la ripresa.
Il secondo tempo granata infatti è senz’altro di un buon livello ma ciò sembra non bastare. La Fiorentina infatti pur sembrando molle e poco grintosa ha ottima qualità nel palleggio e crea più volte azioni pericolose. L’asse Rossi-Cuadrado si infiamma al minuto 56 quando Pepito innesca il colombiano che viene atterrato da Vives in area. Rizzoli assegna il calcio di rigore che Rossi non sbaglia. 1-0 viola e rincorsa europea del Torino sempre più complicata anche a causa dei risultati poco favorevoli che arrivano da Parma e San Siro.
Padelli salva anche il 2-0 su un tiro defilato di Cuadrado che nella ripresa è tornato ad essere la furia devastante che domina i settori esterni del campo. La mossa di Ventura è Larrondo per Tachtisdis e viene subito ripagato con il gol proprio dell’ex viola su grande assist di Cerci che semina il panico negli uno contro uno con Pasqual ed Hegazy. Il Toro comincia allora a crederci e si butta in avanti con convinzione (forse troppa) alla ricerca del gol che vale l’Europa. Il gol arriva poco più tardi con Moretti ma sulla torre di Larrondo è evidente il fallo ai danni di Gonzalo e Rizzoli annulla.
La sorte allora si accanisce con il Torino che viene punito in contropiede dal neo entrato Rebic che battezza Padelli dopo una grande ripartenza solitaria di Cuadrado che sceglie la via dll’altruismo e regala al croato il primo gol in Serie A. Il Torino per reagire si getta quasi interamente in avanti rischiando molto soprattutto sulle ripartenze di un incontenibile Cuardado; tuttavia arriva il gol del 2-2 con una perla di Kurtic si punizione e tutto torna la punto di partenza.
La trama della partita a questo punto è chiara: il Torino vuole l’Europa e necessita di un gol, la Fiorentina è a posto con la coscienza e non osa troppo in avanti. Roncaglia al 90’ regala il match point ai granata con un folle intervento (non il primo della sua avventura in viola) su Barreto in area che vale il calcio di rigore. Dal dischetto Cerci ha la pesante responsabilità di segnare un gol che riporterebbe il Torino a giocare una coppa internazionale a vent’anni di distanza dall’ultima volta; contro c’è Rosati, portiere mai esploso che cerca conferme per la prossima stagione. Cerci calcia male, leggermente centrale e poco potente; Rosati intuisce ed infrange i sogni di una squadra, di migliaia di tifosi giunti a Firenze, di una città.
Il Toro vede sfuggirsi l’Europa proprio ad un passo dal traguardo, quando tutto sembrava ormai fatto. Il Parma andrà in Europa, i granata la guarderanno soltanto dalla tv. Grande merito va alla Fiorentina che nonostante avesse poco o nulla da difendere ha onorato il campionato giocando per vincere anche se questo difficilmente