Dopo aver recuperato tre punti sulla Roma seconda in classifica, che ora è lontana solo due lunghezze, il Napoli è chiamato a non riperdere terreno sul campo dell'Hellas Verona. Gli azzurri di Rafa Benitez devono dare continuità alla vittoria interna con la Sampdoria, per tenere lontana anche la Fiorentina che è dietro di soli tre punti, ma dovranno vederla contro quella che può essere definita senza dubbi come la squadra rivelazione del campionato. La squadra di Mandorlini, in quinta posizione a sette punti dai partenopei, ha iniziato vincendo 3-1 ad Udine e raccogliendo il quarto risultato utile consecutivo.
SITUAZIONE VERONA - Mandorlini non ha a disposizione gli infortunati Longo e Rubin. Pochi dubbi per gli interpreti che del solito 4-3-3: linea di difesa con Moras e Maietta al centro mentre Cacciatore e Agostini ai lati. A centrocampo Romulo, Jorginho e Hallfredsson ed in attacco il tridente composto da Iturbe, Gomez e Toni terminale offensivo.
SITUAZIONE NAPOLI - Tante assenze per Rafa Benitez, ancora senza Zuniga, Mesto, Reina e Cannavaro, ma che recupera Marek Hamsik. Lo slovacco è stato provato a lungo come centrocampista, ma dovrebbe partire dalla panchina lasciando il posto per ora a Inler e Dzemaili in mezzo al campo ed a Pandev in posizione di trequartista alle spalle di Higuain, con Callejon a destra e Mertens a sinistra favorito su Insigne. In difesa conferme per Maggio, Fernandez e Albiol mentre Reveillere è in ballottaggio con Armero. Attenzione ai gialli: sono diffidati Pandev, Fernandez, Inler e Higuain. Out per due mesi Behrami. Per lo svizzero, centrocampista del Napoli, una distrazione all'alluce del piede sinistro. Si esclude la frattura.
Tra i pali si dovrebbe ancora vedere il brasiliano Rafael Cabral che in conferenza stampa ha mostrato muscoli e personalità: "In Brasile ero titolare inamovibile. Ora sto giocando perchè Reina si è infortunato. Non mi pento della scelta fatta e saprò aspettare il mio turno" Saresti pronto ad essere il titolare del Napoli se Reina dovesse andare via? "Sì. Ho grande rispetto per un campione come Pepe Reina, ma sono pronto ad essere titolare. Lui ha vinto tanto, ma anche io in Brasile ho un palmaires importante ed ho acquisito la maturità giusta" A Verona contro un altro Rafael, lo conosce? No, però so che ha giocato anche lui nel Santos, io sono arrivato quando lui è partito per l'Italia. E' un ottimo portiere.
Anche Gonzalo Higuain dopo l’allenamento mattutino di giovedì mattina ha rilasciato delle dichiarazioni: “Quando sono venuto a Napoli sapevo di dover convivere con la figura di Cavani, ma non è stato un problema, i tifosi mi hanno dimostrato affetto ogni volta fin da subito. A Madrid non avevo mai sentito un coro per me allo stadio, al San Paolo ogni volta che urlano il mio nome è un'emozione unica. Non faccio solo gol, amo lavorare per la squadra, per i miei compagni e fare assist. Serve anche questo per vincere. De Laurentiis mi ha convinto col progetto ma Benitez ha fatto la differenza, ha una filosofia di gioco che mi appartiene, un calcio spettacolare e d'attacco che porta anche i risultati. Poi questa è stata la casa di Maradona. E' un orgoglio per ogni argentino giocare qui, lui era il mio allenatore in Nazionale ma non gli ho chiesto nulla, ho scelto autonomamente Napoli e sono felice. Ho fatto la scelta giusta. Domenica contro l’Hellas Verona è una dura sfida squadra da non sottovalutare, giocatori come Jorginho, Iturbe e Toni hanno dato la possibilità di vincere grandi partite come la prima di campionato contro il Milan ma anche l’ultima contro l’Udinese”
A Verona sanno che il Napoli è favorito però sono carichi per la sfida casalinga. L'Hellas merita i punti che ha in classifica, ed è in una condizione psicofisica incredibile. In casa la squadra di Mandorlini è trascinata dal pubblico che rappresenta davvero il 12esimo uomo in campo. Il Napoli dovrà fare tanta attenzione, ma la qualità della squadra azzurra può mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Si preannuncia tanto spettacolo domenica al "Bentegodi".