Non è un Natale di sorrisi quello che sta per arrivare in casa Atalanta. La sconfitta interna contro la Juventus, benché preventivabile alla vigilia, è maturata in un secondo tempo che ha visto i nerazzurri andare subito sotto e poi soccombere sotto i colpi della Signora. Anche se è vero che l'Atalanta ha rimediato oggi la seconda sconfitta casalinga del campionato, la prima era arrivata a settembre contro la Fiorentina, il bilancio dopo diciassette giornate di campionato non lascia spazio a molti sorrisi: 5 successi, 3 pareggi e 9 ko. I nerazzurri sono a metà strada verso le 18 sconfitte dello scorso anno. La zona rossa dista appena quattro punti e alla ripresa del campionato ci sarà il Milan a San Siro, prima di chiudere il girone d'andata contro il Catania.
Nel pomeriggio piovoso del Brumana l'Atalanta è brava a ingabbiare la Juventus, sfruttando anche una prima frazione poco brillante dei bianconeri che si affidano ai singoli. Uno di questi è Tevez, il quale supplisce alla scarsa incisività di Llorente, confezionando l'azione del primo gol: stop e conclusione angolata su cui Consigli può solo sfiorare. La reazione dell'Atalanta passa dai piedi di Bonaventura che fugge a Pogba e serve a Moralez l'assist del pareggio: il Frasquito interrompe la striscia d'imbattibilità di Buffon che si ferma a 745 minuti. Il resto del primo tempo vive di fiammate: Carmona spaventa i bianconeri con una conclusione al volo a cui è mancata solo la precisione, Tevez e Pogba falliscono a tu per tu con Consigli il possibile nuovo vantaggio. Il film della partita vive il suo climax nel secondo minuto della ripresa, quando Pogba riporta avanti i campioni d'Italia su sponda di Lloriente. Da questo punto l'Atalanta sparisce, non riesce più a rendersi pericolosa dalle parti di Buffon. E la Juve ne approfitta per chiudere i conti: Llorente segna dopo aver mandato a vuoto Migliaccio e Vidal completa l'opera su cross di Lichtsteiner.
Quello che si è chiuso oggi è stato un anno tutto sommato positivo per l'Atalanta, ma adesso occorre guardare al 2014 con la giusta concentrazione per evitare brutte sorprese.