Gigi Buffon e Fernando Llorente. A parlare alla vigilia del Real Madrid sono loro e la sconfitta di ieri a Firenze sembra già dimenticata, almeno sulla carta.
BUFFON – Il numero uno bianconero ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais e ha analizzato la sua Juve e l’avversaria, con un occhio alle altre big della Liga. Riconosce Buffon la filosofia madridista, quella che “ha fatto sognare un popolo di tifosi e ha permesso di diventare un club stimato nel mondo, ovviamente grazie alle vittorie”. Ma negli ultimi anni, la scena è stata dominata soprattutto dal Barcellona, che ha superato per prestigio e popolarità qualsiasi altra squadra europea. Tuttavia, continua Gigi, “spendere soldi non significa per forza vincere. Ci vogliono progetti, pazienza, lavoro, equilibrio. Il denaro serve per cominciare ma non è tutto”. Il portiere bianconero, nelle ultime partite, è stato sotto i riflettori e messo più volte sotto accusa per errori non “da Buffon”. E così alla domanda sulla possibilità di andare in panchina, (“non la sopporterei” ha scritto nella sua biografia), ammira il suo rivale Casillas. “Mi sento un portiere forte e tra i migliori” confessa Gigi “e per questo diventerebbe difficile accettare queste situazioni. Ammiro e rispetto Iker anche per questo”.
L’intervista ricorda i momenti bui della vita personale di Buffon come la depressione (“mi ha fatto crescere come uomo” afferma) e le vicende sportive, come la Juve in serie B dopo Calciopoli. Una ferita probabilmente rimarginata almeno in parte. Un periodo difficile, con cinque anni senza vincere ne’ partecipare alla Champions. Per questo, quando si è tornati alla gloria con il primo scudetto dell’era Conte, non si possono descrivere l’orgoglio e l’allegria che hanno ripagato le sofferenze degli anni prima.
LLORENTE – Lo spagnolo ha espresso un desiderio: scendere in campo al Bernabeu. Non si sa ancora se Conte lo impiegherà dal primo minuto, ma e’ ovvio che lui ci spera e lo ammette nell’intervista concessa a JTV: “Mi piace giocare contro una squadra spagnola, ancora di più contro una squadra così grande come il Real Madrid, abbiamo dimostrato di cosa siamo capaci e abbiamo cominciato bene, non come speravamo in Champions, proprio per questo ora dobbiamo fare due buone partite, quelle che ci rimangono.” La partita non sarà una passeggiata, ma il numero 14 spera di ottenere qualche punto. E sogna di ripetersi come quando vestiva la maglia dell’Atletico Bilbao. Due goal contro i blancos, che in entrambi i casi non evitarono la sconfitta. Insomma, vincere non sarà facile: “È una squadra complicata che ti fa giocare, ma quando hanno il possesso palla sono pericolosi o sei tu che li massacri prima o alla fine desisti.” A Madrid ieri qualcuno avrà tirato un sospiro di sollievo a vedere la Juve sgretolarsi davanti alla Fiorentina, nonostante questo nessuno da’ la vittoria degli spagnoli per certa: “Ci temono per i risultati che abbiamo avuto nell'ultimo anno. Credo che la Juventus sia favorita e sono sicuro che il Real affronterà la partita con il massimo rispetto sapendo che siamo una grande squadra.”