Il match-clou dell'ottava giornata di campionato è Roma - Napoli, una sfida che nel recente passato ha regalato emozioni ed episodi controversi, ma comunque mai banali. Una sfida che viene convenzionalmente definita 'derby del sole' e che conta complessivamente 126 incroci tra le due squadre: i giallorossi hanno ottenuto 45 vittorie, i partenopei si sono imposti in 36 occasioni, mentre per 37 volte l'incontro è finito in parità. Ecco qui una piccola selezione dei precedenti più significativi tra i due club.

Se le tifoserie di Roma e Napoli non si amano, la responsabilità morale è tutta di Salvatore Bagni, ex calciatore partenopeo e attuale commentatore televisivo per la Rai. Per capirne il perchè, bisogna andare alla sesta giornata del campionato 1987-88, svoltasi il 25 ottobre '87 all'Olimpico. La compagine di casa, guidata dal 'Barone' Liedholm, si porta in vantaggio al 46' con una rete di Pruzzo; successivamente, gli azzurri di Bianchi e Maradona restano in nove uomini a causa delle espulsioni di Careca e Renica, ma riescono a pareggiare al 67' grazie al difensore Giovanni Francini. E' a questo punto che Bagni, stanco degli insulti della Curva Sud, nell'esultare esibisce agli ultras romanisti il gesto dell'ombrello (anni dopo si sarebbe scusato), determinando così la rottura del gemellaggio tra le due fazioni.

Le scorie di quel gesto condizionarono anche la trentatreesima giornata della stagione 2000-01, quella dello scudetto giallorosso. Siamo alla penultima di campionato, e la Roma di Capello è di scena al 'San Paolo' al cospetto del Napoli di Mondonico ormai prossimo alla retrocessione in B; Totti e compagni devono vincere, per chiudere definitivamente il discorso tricolore e allontanare lo spettro della rimonta della Juve di Ancelotti. Dopo il primo tempo, le cose sembrano mettersi bene per i capitolini: all'iniziale vantaggio azzurro di Nick Amoruso hanno risposto capitan Totti e Batistuta. Nella ripresa, però, la Roma si rilassa, ed il Napoli trova il pareggio con una punizione diabolica di Fabio Pecchia (attuale collaboratore di Benitez); Capello inserisce allora anche Montella, ma il risultato non cambia. Finisce 2-2, e i giallorossi vivranno una vera e propria settimana di passione, che comunque si concluderà positivamente con il trionfo all'ultimo turno contro il Parma.

E si arriva alla stagione 2009-10, o meglio alla settima giornata di quel torneo, quando Roma e Napoli si affrontano in un caldo pomeriggio di inizio autunno; i giallorossi di Ranieri cercano conferme, i partenopei di Donadoni sono in crisi nera e devono risollevarsi. Il 'Pocho' Lavezzi porta avanti i suoi, ma una doppietta del monumentale Totti (il primo gol è una carambola fortunosa, il secondo è un destro secco dal limite che incenerisce De Sanctis) ribalta il punteggio: è 2-1, e la sconfitta costerà cara al 'Dona', che verrà sostituito per far posto a Mazzarri.

Gli effetti del cambio di allenatore non si faranno attendere in casa Napoli, e lo si vedrà esemplarmente al ritorno; è il 28 febbraio 2010, e la Roma, in odore di sorpasso verso l'Inter capolista, fa visita ai partenopei con l'obiettivo di portare a casa tutta la posta in palio. La prima frazione è noiosa, la seconda è scoppiettante: il micidiale uno-due firmato da Julio Baptista e Vucinic sembra indirizzare la gara verso i binari giusti, ma prima Denis e poi un rigore molto generoso trasformato da Hamsik all'89' tolgono il sorriso a Ranieri, che terminerà il torneo secondo, a sole due lunghezze dai nerazzurri di Mourinho. E' dura trovare una fatalità più strana di questa.