Il suo compleanno è tra una settimana esatta, ma Guido Marilungo (23 anni) ha voluto farsi subito il regalo più bello: tornare in campo dopo le due rotture del legamento crociato che l'hanno messo ko. La prima volta a San Siro nel marzo 2012 in un contrasto con l'allora interista Lúcio, successivamente lo scorso novembre in un match di Coppa Italia contro il Cesena. Terminato il calvario, Marilungo vuole tornare a disposizione di Colantuono e giocarsi un posto da titolare in un reparto offensivo dove la concorrenza è molta. Di certo Guido non ha perso il sorriso e la voglia di combattere.
Il rientro in campo è avvenuto mercoledì a Rovetta nell'amichevole contro il Renate, dove Colantuono gli ha concesso una quindicina di minuti per riassaporare il rettangolo di gioco: "Da molto tempo aspettavo questo momento, ero molto emozionato nonostante l'avversario fosse solo il Renate. Ora però arriva il difficile, c'è da lavorare molto per dare continuità". Tornare in squadra gli ha permesso di ritrovare i compagni di sempre, quelli che ha dovuto lasciare: "Siamo più o meno gli stessi dell'anno scorso: ormai il nostro è un gruppo consolidato, in più è arrivato qualche giovane molto interessante a renderci ancora più competitivi. Raggiungere la salvezza deve essere il nostro unico scopo". Sul calendario del prossimo campionato non si sbilancia: "Prima o poi devi incontrarle tutte, le partite per me hanno lo stesso significato". Un sogno nel cassetto comunque c'è: "Certamente fare molti gol, però mi piacerebbe segnare a una delle grandi squadre". Infine, un ringraziamento a tutti coloro che gli sono stati vicini in questo periodo buio: "Sicuramente mia moglie e la mia famiglia, oltre a tutti i ragazzi. Una menzione particolare però va al preparatore Renato Gotti che mi ha seguito anche in vacanza".