Il giorno di Rafa Benitez. Il nuovo allenatore del Napoli si presenta a Castelvolturno in una conferenza stampa di rilievo mondiale, davanti alle più importanti testate ed emittenti internazionali. Ad introdurre il tecnico spagnolo è stato il Presidente De Laurentiis che insieme a lui ha firmato una maglia azzurra emblematica con dietro scritto il nome del tecnico, come suggello di una unione che parte in un pomeriggio di emozione ed entusiasmo. Benitez parla già da napoletano, ripete più volte la parola "sentimento", esprime la sua passione per l'ambiente e si ribattezza "Rafè" in pieno dialetto napoletano, con un sorriso che rivela l'anima e l'impatto emotivo con la città.
 
Benitez: "La prima sensazione è che ho trovato grande calore e grazie a tutti per l'accoglienza. Sono molto contento perché ho visto la città, conosco la Società e l'ambiente, tutti mi hanno parlato benissimo del Napoli. Sono felice perché sono in un Club che vuole crescere e sono qui per questa grande esperienza. Se ho fatto questa scelta è perché il Napoli ha un progetto proiettato nel futuro, c'è una Società con grandi progetti e molto solida perché rispetta il fair play finanziario. Allenerò una squadra forte con voglia di crescere e vincere. La mia idea è giocare un bel calcio e e aggiungere i risultati con organizzazione ed equilibrio"
 
De Laurentiis: "Il Napoli è una regina del mondo, è già internazionale per quello che rappresenta filosofocamente. Il Napoli è una bandiera e Rafa Benitez è un uomo che ha esperienza internazionale quindi ci accompagnerà in questa continua crescita. Si è concluso un primo ciclo di otto anni, adesso con Benitez comincia un nuovo ciclo. Adesso ricominceremo da capo, un viaggio diverso con una programmazione importante. Noi siamo interessati al futuro e vogliamo lavorare fianco a fianco in piena armonia Società e tecnico".
 
Parlando di Cavani
 
Benitez: "Ho parlato con lui anche via SMS. Speriamo di averlo qui con noi perché è un grande giocatore". De Laurentiis: "Con Cavani c'è un ottimo rapporto, io penso che i giornali non abbiano rappresentato in maniera precisa le sue parole. Edinson non potrebbe mai disconoscere l'importanza di un Club come il Real Madrid, ma è anche vero che Napoli per lui è stato un palcoscenico che l'ha proiettato ovunque. E' chiaro che se una Società di livello assoluto dovesse interessarsi a lui, credo sia umano che lui possa esserne interessato. Ma Cavani sa anche che ha un contratto con il Napoli, quindi avrà certamente la capacità di essere un ambasciatore educato di se stesso. Io credo che Cavani sappia cosa rappresenta per Napoli, perché qui è e sarà per sempre una prima donna. Non so se in altre squadre possa esserlo come a Napoli. Napoli per Cavani è una culla di serenità per esprimersi in serenità. Lui è un uomo intelligente e tutte queste considerazioni le farà e poi deciderà".
 
Benitez si sente già napoletano:"La mia intenzione è sentire Napoli girando per la città. Voglio percepire il sentimento della gente girando per strada. E lo stesso sentimento lo voglio vedere nella passione dei calciatori. La prima cosa che ho imparato è che adesso non mi chiamo più Rafa, ma mi chiamerò Rafè. Napoli profuma di calcio, tutti aspettano la domenica e mi aspetto che tutta la città ci stia accanto per vincere insieme. Io darò tutto per questo gruppo e per la Società per ricambiare l'affetto che i tifosi mi stanno già dimostrando"
 
Parlando delle aspettative, rosa e modulo nuovo. Il tecnico spagnolo è molto deciso.
"La Champions sarà una motivazione speciale. Avremo due partite a settimana e vogliamo costruire una squadra più forte per affrontare al meglio entrambe le competizioni. Qui abbiamo giocatori importanti. Si parla di Cavani, ma anche Insigne ha grande talento e poi c'è Hamsik che credo sia il calciatore che possa fare la differenza. Per il modulo c'è tempo. Possiamo giocare con tre, quattro o cinque dietro. Parlerò coi giocatori e capiremo in ritiro quale sarà l'idea tattica migliore per noi. Abbiamo tante partite amichevoli che ci aiuteranno a comprendere come giocare durante l'anno. Di certo troverò un gruppo di calciatori con mentalità giusta e grande professionalità. Questo è merito di Mazzarri".
 
"Con il Presidente stiamo studiando e lavorando su tutti i dettagli, sappiamo di avere una squadra forte e cercheremo di migliorarci ancora. Non è importante la nazionalità dei nuovi acquisti, la cosa che mi interessa è che abbiano motivazioni per sposare in pieno il nostro progetto. Non prometto nulla, ma posso dire che farò il massimo per questa squadra e che la nostra idea sia quella di darci un programma triennale per arrivare a grandi traguardi. Nel calcio può succedere di tutto, ma bisogna lavorare quotidianamente al cento per cento. Certamente non avremo paura di nessuno". Il tecnico poi blinda De Sanctis e annuncia il suo vice: "Sarà il nostro portiere sicuramente. Al massimo potremmo prenderne un giovane al suo fianco che possa crescere. Fabio Pecchia sarà il mio secondo. Lo conosco dai tempi di Liverpool e poi è un uomo che conosce bene l'ambiente napoletano. Sono certo che mi darà una grande mano"
 
Sul mercato la chiosa è del Presidente De Laurentiis:"Stiamo discutendo e lavorando in sintonia con Benitez e Bigon per i nuovi acquisti. Su Mertens stiamo dialogando ma la trattativa non è ancora conclusa. Ciò che ci interessa è che i nostro nuovi calciatori siano attori convinti di recitare qui a Napoli dando il massimo come motivazioni ed entusiasmo per il nostro progetto"
 
La carriera di Benitez:
 
Rafael Benitez Maudes, detto Rafa, classe 60, ottenne il patentino da allenatore nel 1989, ma la sua prima esperienza in una squadra professionistica risale alla stagione1995-96 quando venne ingaggiato dal Real Valladolid. Qui venne esonerato, dopo aver ottenuto solamente 2 vittorie in 23 partite. La stagione seguente venne ingaggiato dall‘Osasuna, ma dopo una sola vittoria in 9 partite anche qui venne esonerato per poi ottenere, l’anno successivo, la panchina dell‘Extremadura e, stavolta, riuscì ad ottenere la promozione nella Liga dove però l’anno dopo retrocesse nuovamente. Rafa passò un anno a lavorare a livello teorico, studiando squadre come Manchester United e Arsenal. Nel 2000 divenne allenatore del Tenerife. Qui ottenne nuovamente la promozione nella Liga, chiudendo il campionato al terzo posto, dietro Siviglia e Betis.
 
Nella stagione 2000-01, Benitez ottenne la panchina di un club di spicco: il Valencia. Il tecnico spagnolo sfruttò al massimo questa occasione vincendo il campionato di massima serie, la Liga. Nel 2004 bissò il successo in campionato e vinse, inoltre, la Coppa UEFA, con i gol, nella finale contro il Marsiglia, di Barthez e Drogba, di Vicente e Mista.
 
La finale di Champions League 2004-2005 la ricorderanno un po’ tutti gli appassionati di calcio, oltre che i tifosi del Milan. Quest’ultimo, in vantaggio per 3-0 alla fine della prima frazione di gioco, venne rimontato, e poi battuto ai rigori, dal Liverpool di Rafa Benitez che, quell’anno, ottenne un quinto posto in Premier League. Nella stagione successiva il tecnico spagnolo vincerà la Supercoppa Europea battendo i russi del CSKA Mosca con il punteggio di 3-1. Nella stagione 2006-07, il Liverpool di Benitez ritroverà in finale di Champions League il Milan ma, questa volta, verrà sconfitto con il risultato di 2-1. Nelle ultime due stagioni di Premier con il Liverpool, ottiene rispettivamente il secondo e il settimo posto. Nell’ultima esperienza europea, arrivato terzo nei gironi di Champions, accede alla fase eliminatoria di Europa League, nella quale viene eliminato dall’Atletico Madrid in semifinale. il 3 Giugno 2010 Rafa lascia il Liverpool dopo la conquista di una Comunity Shield, una Coppa d’Inghilterra, una Champions League e una Supercoppa Europea.
 
Benitez, 7 giorni dopo l’esonero dal Liverpool, venne ingaggiato dall’Inter. Il suo difficile compito era quello di proseguire la striscia vincente di Josè Mourinho. In parte fallisce, data la serie di sconfitte e pareggi ottenuti in campionato, ma in parte vi riesce data la conquista della Supercoppa Italiana, battendo 3-1 la Roma, e il Mondiale per Club, battendo per 3-0 in finale il Mazembe. Nel mezzo la sconfitta in Supercoppa Europea con l’Atletico Madrid di Aguero e Forlan. il 23 Dicembre l’F.C Internazionale comunica l’esonero del tecnico spagnolo.
 
Dopo l'esperienza italiana, il tecnico viene ingaggiato come trascinatore dal Chelsea. Accolto come un nemico del club, con cori e striscioni molto offensivi nei suoi confronti, Rafa è riuscito a conquistare, in parte, la stima di una frangia dei tifosi dei Blues ottenendo, giorno dopo giorno, risultati importanti come la qualificazione in Champions League e la conquista dell‘Europa League, battendo in finale il Benfica per 2-1 al 93′. E’ riuscito inoltre a rispolverare un attaccante tra i più forti in circolazione come Fernando Torres. Unica nota stonata, la sconfitta in finale del Mondiale per Club contro il Corinthians per 1 a 0.