Risultato giusto tra Milan e Napoli, nulla da direAndamento della partita decisamente a specchio: buone partenze rossonere nelle metà iniziali delle due frazioni di gioco, poi rincorsa Napoli. Tatticamente parlando, i rossoneri mostrano il solito gioco del loro 4-3-3. condito questa volta da qualche buon inserimento in più di Flamini; gli azzurri invece, si affidano al classico 3-4-1-2 in fase di possesso, che passa a un 4-4-1-1 in fase difensiva, con arretramento di Zuniga a sinistra e Campagnaro più laterale. Pandev invece, agisce proprio dietro Cavani. Dopo l'espulsione di Flamini, Mazzarri - che ha già tolto Hamsik, preso dal rimorso per l'affrettata sostituzione - decide di far entrare Calaiò; cambio incomprensibile, lo slovacco avrebbe potuto pungere più della punta.

PRIMO TEMPO -  In attesa di Lazio-Juve, inizia il big match domenicale della 32esima giornata: Milan-Napoli. Il match si apre col ricordo di Claudio Lippi, giornalista di Milan Channel prematuramente scomparso qualche settimana fa in seguito a una caduta in moto.  La notizia di giornata riguarda El Shaarawy che, oltre alla visibile commozione suggellata da una lacrimuccia, si siede in panchina lasciando spazio a Robinho in seguito a una contusione al ginocchio. Niente di grave, ma è panca per lui.
Mazzarri invece non da spazio a novità, preferendo ancora il "neo goleador" Dzemaili a Gokhan Inler.

Il primo squillo di tromba è rossonero: Boateng lascia partire un innocuo tiro che si perderebbe sul fondo, ma Cannavaro di riflesso lo rimette in gioco indirizzandolo verso la porta. De Sanctis, sbilanciatissimo, riesce però ad allontanare lateralmente il tiro grazie ad un vero e proprio riflesso. L'azione poi si perde. Al 18' il Napoli reclama un rigore: Hamsik dalla sinistra crossa in mezzo e Flamini interrompe il proseguo del pallone con il braccio destro. Rigore solare, ma non per Rocchi, che lascia continuare.
La prima metà della frazione di gioco, comunque, è a tinte rossonere ma pericoli veri e propri per il Napoli non ce ne sono, anzi, è Cavani a provarci da lontano ma il suo tiro risulta altissimo.

Dopo qualche mera e timida occasione, al 29' arriva il vantaggio milanista con una grande azione: Constant dalla sinistra vede Boateng che serve Robinho, il brasiliano appoggia di prima a Pazzini che, grazie anche all'intervento di Britos, riesce a fare sponda per l'accorrente Flamini che esplode un interno sinistro chirurgico nell'angolino. E' 1-0 Milan. Appena due minuti dopo però, i partenopei colpiscono ancora dalla sinistra, dove Hamsik raccoglie un filtrante di Zuniga e pennella in mezzo. Pandev lascia scorrere il pallone d'esterno mancino fredda Abbiati centralmente: 1-1, e partita riaperta. Al 34' è il Milan a chiedere un rigore ma Pazzini e Britos si trattengono a vicenda: fa bene Rocchi a far proseguire. Un minuto dopo, dall'altra parte del campo, Hamsik spara defilato sull'esterno della rete. Sette minuti più tardi, Cannavaro pennella un gran lancio per il matador, che stoppa a seguire e alza il pallonetto. Sembra l'1-2, ma Abbiati esce coraggioso e sventa la minaccia a mano aperta.
La prima frazione di gioco si chiude con un tiro velleitario di Niang che termina a lato.

SECONDO TEMPO - Nessun cambio tra le due compagini: in campo gli stessi 22 del primo tempo. Anche in questa frazione di gioco, parte meglio il Milan che costruisce due buone azioni, entrambe con Flamini ma prima De Sanctis - che para il tiro del francese - e poi Behrami, sbarrano la porta al centrocampista. Pochi minuti prima, da segnalare un bel tiro di Pandev parato centralmente da Abbiati. La partita scorre scaglionata, senza nessuna particolare emozione. Al 62' Niang spara una punizione in Curva Sud scatenando i fischi di San Siro che lo accompagneranno fino a fine partita. Mazzarri, a sorpresa, toglie Pandev-Hamsik per coprirsi un po': dentro Insigne e Armero.

Circa dieci minuti dopo, a spezzare la monotonia del match ci pensa Flamini, rovinando un'ottima partita con un intervento assassino a piedi uniti su Zuniga: rosso inevitabile e Milan in 10. Mini-zuffa sedata subito dallo stesso francese che offre le proprie scuse all'esterno azzurro. Due minuti dopo, ecco l'attesissima entrata del faraone, che sostituisce un Robinho brillante nel primo tempo, fumoso nel secondo. Al 78', Insigne dribbla e mette dalla sinistra un cross per Cavani, l'uruguagio si apparecchia il tiro quest'ultimo è tutt'altro che irresistibile e finisce di molto a lato. Il Napoli vuole approfittare dell'uomo in più, così Mazzarri inserisce Calaiò per un Christian Maggio a dir poco impalpabile. La partita però, dopo l'espulsione di Flamini, si è innervosita e fioccano i gialli, sia da una parte che dall'altra, con Britos e Pazzini protagonisti su tutti.
L'ultima occasione per passare in vantaggio ce l'hanno i partenopei: Armero crossa troppo su Abbiati che respinge a lato; sul contro-cross, Calaiò anticipa Zapata ma il suo colpo di testa non centra la porta. Azzurri a +4 sui rossoneri ma in svantaggio negli scontri diretti dato il 2-2 del San Paolo.