Gianbattista Vico parlava di "corsi e ricorsi storici", sottolineando la quasi perfetta periodicità con cui gli eventi si alternano negli anni, nei secoli e nei millenni. Una sentenza che spesso si ripete anche nel mondo del calcio, dove certe cose sembrano ormai consolidate negli anni e senza possibilità di cambiamento. Nonostante ci si impegni, ci sono delle situazioni che non si smuovono, un po' come quei grossi monoliti di Stonehenge che ancora oggi suscitano stupore. Un po' come il fallimento europeo del Paris Saint-Germain, che continua a fallire appuntamenti europei ogni volta che gli si presenta l'occasione.
Dopo i tonfi degli scorsi anni contro Barcellona e Real Madrid, che hanno superato i parigini partendo da un turno di andata sfavorevole, i transalpini non hanno convinto nemmeno con il Liverpool, che al di là del risultato ha impartito una grandissima lezione al collettivo di Tuchel. Se si escludono infatti i due goal segnati, il Paris Saint-Germain ha subito lungamente la manovra degli inglesi di Klopp, rischiando di subire letteralmente un'imbarcata clamorosa. Maturato l'immeritato 2-2, poi, il PSG non ha saputo nemmeno proteggere risultato e ghiotto bottino, che sarebbe stato più prezioso dell'oro viste le premesse ed il numero di azioni subite da Salah e compagni, sventate da un Areola davvero provvidenziale ed a tratti miracoloso.
Sul perché a questa rosa manchi quel centesimo per fare l'euro, davvero si è scritto tanto, ma il prolungarsi di questa situazione sta ormai spaventando tifosi ed addetti ai lavori. Nonostante gli acquisti megagalattici di Mbappé e Neymar, infatti, i transalpini non hanno mai dato prova di forza, in Champions League, nonostante un collettivo forte e ben attrezzato S'è parlato di inesperienza, discorso che lascia il tempo che trova visto il palmarès degli interpreti. La rosa parigina è infatti superiore a molte, in Europa, peccando però a centrocampo e potrebbe essere questo, forse, il problema dei ragazzi di Tuchel. Nella zona mediana del campo, infatti, alcuni interpreti hanno oggettivamente deluso, giocando male o al di sotto delle loro potenzialità.
Marco Verratti e Lassana Diarra sono, per opposti motivi, poco pungenti, le mezzali a disposizione di Tuchel non riescono a creare movimenti verticali negli spazi creati dall'allargamento delle punte. L'unico che avrebbe potuto dare brio alla manovra sarebbe stato Lo Celso, inspiegabilmente ceduto al Betis Siviglia. Senza calciatori di spessore, l'ex tecnico del Borussia Dortmund sta faticando e non poco a trovare un equilibrio e non è un caso che, in Ligue 1, i parigini l'abbiano spesso spuntata grazie al talento dei singoli. La mancanza di un centrocampista valido è dunque un aspetto da non sottovalutare, con i parigini che avrebbero potuto semplicemente risolvere questa incombenza con un acquisto mirato sul mercato, dirottando magari i soldi di uno tra Neymar e Mbappé verso un profilo di spessore per il centrocampo.