Oltre 100 milioni già spesi per rinforzare difesa, centrocampo e attacco. Ma serve altro. Ernesto Valverde non è soddisfatto del mercato del Barcellona fino a questo momento: gli arrivi di Lenglet, Arthur e Malcom non bastano al tecnico per sentirsi più forte dello scorso anno.

Pesano moltissimo gli addii di due elementi importantissimi come Paulinho – tornato al Guangzhou Evergrande – e soprattutto Andrès Iniesta, colui che ha illuminato il centrocampo blaugrana per 16 anni ed è stato decisivo in tutti i titoli vinti dal club, fino al doblete Liga-Copa del Rey della stagione appena trascorsa. In particolare, fanno pensare le parole di Valverde sull’ultimo acquisto, Malcom, strappato alla Roma quando l’affare sembrava già fatto: “La società seguiva Malcom da tempo e l'ha voluto acquistare: è stata una decisione del club. Il suo impiego dipenderà dalle prestazioni nei suoi allenamenti”, facendo velatamente intendere che il brasiliano non fosse una sua priorità. Non è un mistero infatti che il primo nome del tecnico per il ruolo di esterno offensivo fosse quello di Willian, per il quale però non è bastata l’offerta da oltre 60 milioni di euro e su cui si è tuffato prepotentemente il Manchester United e perciò la ultima decisione è stata quella di trattenere Munir El Haddadi. Il centrocampo è sicuramente il reparto che necessita di maggiori attenzioni, viste le partenze di Paulinho e Iniesta come detto, ma anche gli infortuni di Andrè Gomes e Denis Suarez, entrambi subiti nell’amichevole contro il Tottenham nella International Champions Cup: il solo Arthur – classe ‘96 ed appena arrivato dal campionato brasiliano – non è sufficiente e Valverde chiede un giocatore dai piedi buoni, che possa essere il regista da cui partono le azioni offensive.

In questo caso i profili adatti alle caratteristiche sono due, ossia Miralem Pjanic, che però la Juventus non vuole vendere per meno di 100 milioni, e Adrien Rabiot, in rotta da tempo con il Paris Saint-Germain il cui costo però resta di 50 milioni, nonostante la scadenza contrattuale fissata per il 30 giugno 2019; in alternativa si è fatto il nome di Christian Eriksen, assolutamente incedibile per il Tottenham, mentre su Kondogbia – che ha caratteristiche diverse – il Valencia fa muro. Rafinha, di ritorno dal prestito all’Inter, non rientra nei piani dell’allenatore, che nelle prossime ore saluterà Lucas Digne, diretto all’Everton per 16 milioni di euro.