Il Barcellona è campione di Spagna 2024/2025: Lamine Yamal e la gioventù d’oro
Fonte: reddit

Una stagione da incorniciare, che segna la rinascita di un club che sembrava aver perso la bussola, ma che ora ha ritrovato identità, entusiasmo e soprattutto vittorie. Simbolo di questa rivoluzione è Lamine Yamal, ormai ben più di una promessa: a 17 anni è già protagonista assoluto, faro tecnico ed emotivo di una squadra giovane, ambiziosa e affamata. Accanto a lui, l’uomo dell’ordine e delle idee: Hansi Flick. Arrivato tra lo scetticismo generale, ha riscritto le regole del gioco, riportando intensità e modernità.


Una svolta vera, non solo nei numeri

Dopo anni tra instabilità tecnica e problemi finanziari, il Barça ha voltato pagina. E non lo ha fatto in silenzio: lo ha fatto dominando. La Liga è stata una cavalcata convincente, a tratti spettacolare.

27 vittorie, 4 pareggi, 5 sconfitte, 97 gol segnati e una differenza reti di +61: numeri da grande squadra, ma soprattutto da squadra viva. La sensazione è quella di un ciclo che non è solo iniziato, ma che ha basi solide su cui costruire.


Il derby che ha scritto la vittoria

Il titolo è arrivato ieri 15 maggio, nel derby catalano contro l’Espanyol. Al RCDE Stadium, davanti a un clima teso e nervoso, i blaugrana hanno giocato con maturità e lucidità. Il vantaggio è arrivato al 52’ con una giocata da copertina di Lamine Yamal: doppio dribbling e sinistro preciso all’angolino. Poi, nel recupero, il 2-0 firmato da Fermin López ha messo il sigillo definitivo.

Le coppe: Barcellona superiore, anche nei momenti decisivi

Non solo il campionato: il Barcellona ha dimostrato la sua forza anche nelle coppe. A gennaio, in Supercoppa, è arrivata la vittoria: 5-2 al Real Madrid. Ad aprile, nuovo trionfo ancora contro i blancos, stavolta in finale di Copa del Rey. Dopo un 2-2 nei 90 minuti (reti di Pedri e Ferran Torres), ci ha pensato Koundé nei supplementari a decidere il match. Due trofei che non solo arricchiscono la bacheca, ma raccontano di un gruppo che sa soffrire, sa reagire, e sa vincere nei momenti che contano.


Yamal, Flick e gli altri: volti di una rinascita

Difficile non partire da Lamine Yamal: 16 gol, 14 assist e una leadership silenziosa, fatta di giocate e carattere. Il talento della Masia ha preso per mano il Barça, sorprendendo per continuità e lucidità. Ma è stato il collettivo a fare la differenza. Fermín López, Pedri, Gavi, Balde: giovani cresciuti con il club e ormai colonne della squadra. Accanto a loro, veterani o talenti preziosi come Lewandowski, Raphinha e Ter Stegen, sempre decisivo tra i pali. E poi c’è Hansi Flick. Ha portato pressing, verticalità e coraggio. Ha ridato un senso al progetto sportivo, puntando forte sulla linea verde. Il club ora pensa già al rinnovo: segno che la fiducia è totale.

calciomercato.com
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Champions sfiorata, ma il futuro è chiaro

L’unico rammarico è l’uscita in semifinale di Champions League contro l’Inter, al termine di un doppio confronto spettacolare, finito con un clamoroso 7-6 complessivo. Un’eliminazione amara, sì, ma che conferma il ritorno del Barça tra le grandi d’Europa. L’obiettivo per il 2025/2026 sarà chiaro: completare il percorso, salire un gradino in più. L’ambizione non manca. E le basi, finalmente, ci sono. Il Barcellona è tornato. E ha tutta l’intenzione di restare in alto.

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