La bomba è deflagrata ieri ad ora di pranzo, con una conferenza stampa organizzata ad hoc per dare l’annuncio più incredibile, decisamente inatteso: Zinedine Zidane ha lasciato il Real Madrid dopo nove trofei, tre Champions League consecutive in due anni e mezzo, a cinque giorni dall’ennesimo capolavoro. Un fulmine a ciel sereno che ha scosso tutto l’ambiente madridista, che ha aperto la terra come nemmeno un terremoto di magnitudo 8 avrebbe potuto fare. Una Champions in più ma un allenatore in meno; così è – ad oggi – la Madrid blanca. La dirigenza del club di Chamartin si è già mossa alla ricerca di un nuovo profilo – figuriamoci, stiamo parlando della società più importante al Mondo – perché è tempo di programmare il futuro. Già, ma chi potrebbe sedere sulla panchina più ambita e bollente del Mondo? A Florentino Pérez piace da matti Mauricio Pochettino – non è un mistero – l’argentino condottiero del Tottenham; il tecnico, però, ha rinnovato da poco con gli Spurs e la dirigenza londinese chiede 45 milioni di euro per liberarlo (!).
Al momento, tra l’altro, non appaiono veritiere le voci di presunte clausole che libererebbero l’allenatore in caso di chiamata del Real Madrid. Pochettino, quindi, è sì il preferito della Casa Blanca, ma è anche il più difficile da ingaggiare. Ipotesi lontanissima, invece, quella legata a Luis Enrique, anche per i trascorsi in casa Barcellona. In Inghilterra si parla di un’opzione Antonio Conte – al momento poco praticabile, anche per le idee tattiche e la difesa a tre praticate dall’italiano – mentre non è da scartare la soluzione interna legata a Guti, un po’ a voler ricalcare l’epopea Zidane. L'alternativa più credibile a Pochettino, tuttavia, è quella che conduce a Joachim Low, attuale CT della Germania impegnato nel Mondiale di Russia 2018 mentre appare poco probabile la pista Fabio Cannavaro.
Il cambio di allenatore porterà anche cambiamenti nella rosa, se non profonde rivoluzioni; sicuramente arriverà un nuovo portiere, con Keylor Navas – pupillo di Zizou e criticato in più di un’occasione - destinato a diventare il secondo. Nello scorso gennaio fu quasi preso Kepa Arrizabalaga dall’Athletic Bilbao, ma in estate è possibile l’assalto a De Gea o Courtois, con il belga che avrebbe rotto con il Chelsea. Quasi certo anche l’arrivo di un terzino in grado di dare fiato a Carvajal (Hakimi ha deluso) così come in mediana si scandaglierà il mercato alla ricerca di un sostituto di Luka Modric; nel mirino Pjanic ma molto dipenderà anche dal nuovo tecnico. Se sulla panchina del Santiago Bernabéu si dovesse sedere Pochettino, sarà assalto ad Eriksen e, soprattutto, Harry Kane, esploso proprio con l’argentino in panchina. L’attacco sarà il ruolo che vedrà più modifiche; Benzema, partito Zidane, potrebbe davvero lasciare la Casa Blanca, ammaliato anche dall’interesse nei suoi confronti di Ancelotti, deciso a portarlo a Napoli. Per il ruolo di prima punta, però, fari accesi anche su Robert Lewandowski, in uscita dal Bayern Monaco. Restano, poi, da sciogliere i nodi relativi a Cristiano Ronaldo e Bale; il gallese potrebbe andare via ma anche il portoghese – con le sue frasi sibilline post Champions – ha aperto ad una partenza. Insomma, mai come stavolta, a Valdebebas hanno affisso i cartelli “work in progress!”.