Mercoledì di calcio in terra spagnola. Due recuperi, di livello. Il Siviglia ospita al Sanchez Pizjuan il Real, il Barcellona, al Camp Nou, attende il Villarreal. La Liga è in pugno, Valverde può dormire sonni tranquilli. Due trofei in bacheca - campionato e Copa del Rey - il fallimento europeo a macchiare parzialmente un'annata straordinaria in suolo nazionale. Come detto, il margine sull'Atletico è abissale, resta un unico cruccio, chiudere la Liga senza sconfitta alcuna. Dopo il pari carico di gol e polemiche con il Real, altra sfida ad alto tasso di tensione. Se il Barca ha poco da chiedere, il Villarreal deve blindare l'accesso alla prossima Europa League. Sesta posizione, due lunghezze di ritardo dal Betis, quinto ma con una partita in più. Tre vittorie consecutive - l'ultima di misura con il Valencia - il sottomarino giallo si presenta in fiducia e pronto allo sgambetto.
Valverde, aldilà della situazione di classifica, non intende trascurare l'appuntamento. Giocano i migliori, vincere da queste parti è sempre e comunque un imperativo. Manca Sergi Roberto - rosso con il Madrid - fuori causa anche Umtiti. Nella lista, non compaiono i nomi di Aleix Vidal e Denis Suarez, esclusi per scelta tecnica. Vermaelen accompagna Piqué al centro della difesa, i laterali bassi sono Semedo e Digne. Il tecnico pensa a una mediana senza Busquets, con Paulinho a supportare Rakitic. Fantasia al potere al largo, dentro Coutinho e Dembèlé, difeso in conferenza stampa. Gli avanti sono Messi e Suarez.
Calleja replica con un 4-2-3-1 molto compatto. Bacca è l'unico terminale, sull'esterno troviamo Cheryshev e Castillejo, con Raba possibile punto di contatto tra i reparti. Decisivo l'operato della cerniera di mezzo, a Rodrigo e Trigueros il compito di disinnescare le offensive catalane. Alvaro e Victor Ruiz oscurano Asenjo, i terzini sono Gaspar e Jaume Costa.
Fischio d'inizio alle 20, dirige José María Sánchez Martínez.