Dopo la sconfitta di Rossbach, Luigi XIV non se la passava affatto bene. Per consolarlo la sua amante, Jeanne-Antoinette Poisson, conosciuta anche come Madame de Pompadour, pare abbia pronunciato il famoso aforisma "après nous, le déluge", proprio per sottolineare l'importanza del Re Sole e l'imminente fine della monarchia francese dopo la dipartita del regnante. Traslando la citazione e proiettandola ai nostri giorni, una situazione analoga si sta vivendo in Ligue 1, con la classifica della massima competizione calcistica francese praticamente divisa in due: in vetta c'è infatti il Paris Saint-Germain, "dopo" i parigini invece il nulla cosmico, con le altre diciannove di Francia costrette a lottare per conquistare al massimo il secondo posto.
Escludendo il cammino dei parigini, infatti, la Ligue 1 sarebbe emozionante ed incerta, con molte formazioni potenzialmente attrezzate a vincere. Eppure il PSG non abbandonerà la competizione e molto probabilmente andrà a vincerla, imponendosi per distacco e senza troppi problemi. Anche contro il Nizza e senza brillare, infatti, i parigini riescono a conquistare i tre punti, battendo un collettivo arcigno ma fermato spesso dalla malasorte. Ai ragazzi di Favre non è bastato infatti Balotelli, tornato ad essere Super Mario e spesso pericoloso dalle parti di Areola, colpevole sul primo goal ma bravo ad opporsi in più di un'occasione. Per contro, il PSG deve ringraziare il guizzo dei singoli, come la perla di Di Maria valevole il pari ed il tocco delizioso di Rabiot al momento di servire Dani Alves per il 2-1 finale.
Scesi in campo con un rimaneggiato 4-2-3-1 vista l'assenza di Neymar, il Paris Saint-Germain si è subito affidato all'estro di Angel Di Maria, sempre pericoloso al momento di attaccare. Con un Cavani abbastanza spento, è toccato infatti all'argentino il compito di pareggiare dopo il tocco di Saint-Maximin, servito da Plea e bravo a concretizzare un perfetto contropiede partito dall'area parigina. Pericolosissimi in fase di capovolgimento, i rossoneri hanno spesso preoccupato la delicata difesa parigina, sfiorando spesso il 2-1 e maledicendo la malasorte. Diverso è stato invece il cammino dei ragazzi di Emery, che sfruttando molto la forza dei singoli ha di fatto vinto la sfida, confermando un assioma tanto banale quanto reale: pur giocando male, bastano infatti i singoli a vincere le partite. Proprio grazie ai singoli, infatti, il PSG ha vinto contro il Nizza, compiendo tre decisi passi verso lo scudetto.