Il Valencia di Marcelino ospita al Mestalla l'Alaves. Ventinovesima fermata, un confronto privo di pressioni eccessive. La formazione di casa approda al match dopo lo 0-2 del Sanchez Pizjuan, risultato utile per spegnere le residue speranze di rientro di Montella. Valencia al momento quarto, quindi pronto a bussare alla prossima Champions. Undici punti di margine, un cuscinetto morbido per questo finale di stagione. Cinque successi nelle ultime sei, il momento è positivo.
Non ha altri obiettivi il Valencia, giusto onorare al meglio la Liga, insidiare il Real, chiamato a dividersi tra suolo nazionale ed Europa e non sempre continuo. Un punticino divide le due compagini, Marcelino fiuta il sorpasso. Non ci sono grossi dubbi, Rodrigo - due reti nel precedente turno - affianca Zaza, Guedes e Soler al largo. La zona mediana è presidiata da Parejo e Coquelin, panchina quindi per Kondogbia. Murillo e Garay oscurano Neto, i terzini sono Montoya e Lato.
L'Alaves di Abelardo è nei bassifondi della graduatoria, ma non rischia certo la retrocessione. Sedicesimo, ha undici punti da gestire sul Las Palmas. Lo sguardo si proietta così in avanti, ci sono alcune squadre nel mirino. Doveroso interrompere una striscia negativa lunga due partite. 1-3, tonfo interno con il Betis per entrare nella corrente sfida. Il modulo è speculare, 4-4-2 anche per l'Alaves, Guidetti e Munir impattano sulla retroguardia del Valencia. Pina e Manu Garcia giostrano nel mezzo, le frecce esterne sono Perez e Pedraza. A difesa di Pacheco, Laguardia e Ely. Laterali bassi Ruano e Duarte.
I convocati
Valencia CF: Jaume, Neto, Montoya, Murillo, Gabriel, Garay, Lato, Gayà, Parejo, Maksimovic, Kondogbia, Soler, Ferrán Torres, Andreas Pereira, Guedes, Vietto, Zaza e Rodrigo.
Deportivo Alavés: Pacheco, Sivera, Duarte, Alexis, Laguardia, Maripán, Sobrino, Guidetti, Ibai, Ely, Burgui, Torres, Pedraza, Manu, Hernán, Wakaso, Munir e Martín.
Fischio d'inizio alle 16.15.