Nel giro di tre giorni, il Paris Saint-Germain infligge al Marsiglia un doppio 3-0, ma perde le due stelle più costose del mondo e rischia seriamente di finire la stagione senza di loro. Nel match dei quarti di finale di Coppa di Francia, i parigini si impongono nel Classico con un tris che non lascia spazio a repliche, così come accaduto domenica in Ligue 1. Con una formazione rimaneggiata – senza però perdere qualità –, Unai Emery si gode la straordinaria serata di Angel Di Marìa: il Fideo sfrutta al meglio l’occasione concessagli dal tecnico e si scatena, firmando una doppietta di destro.
L’argentino apre le marcature nel recupero del primo tempo con un tiro dal limite dell’area, leggermente deviato da Rami, che si infila alle spalle di Mandanda; all’alba della ripresa firma il raddoppio sempre con il piede debole su assist dalla sinistra di Berchiche. Draxler sfiora un eurogoal in rovesciata prima dello splendido duetto Verratti-Pastore finalizzato da Edinson Cavani che chiude il tabellino sul 3-0. Tante buone notizie per Emery, a cominciare appunto dalla vena realizzativa di Di Marìa, o le ottime prestazioni di Verratti e della coppia difensiva Thiago Silva-Kimpembè, così come la prova di Pastore, entrato ad inizio ripresa al posto di Mbappè. Ecco, appunto. La nota stonata della serata è proprio l’infortunio di Kylian Mbappè, costretto ad abbandonare il campo nell’intervallo dopo aver subito un colpo nel corso del primo tempo da Luiz Gustavo; il francese è rimasto a giocare fino al duplice fischio, quando poi la sostituzione è stata obbligata al rientro dagli spogliatoi.
Da valutare le sue condizioni, ma è chiaro che il pensiero di Emery corre alla sfida con il Real Madrid in Champions League al Parco dei Principi, dove si ripartirà dal 3-1 dell’andata in favore dei Blancòs. I parigini dovranno già fare a meno di Neymar, anche lui colpito duro dai marsigliesi nella partita di campionato - il brasiliano si opererà nel week end in Brasile per via della frattura del quinto metatarso del piede destro e starà fuori almeno due mesi – e dunque il tecnico basco dovrà affrontare il tentativo di rimonta molto probabilmente senza entrambi i colpi stellari dell’estate, costati nel complesso oltre 400 milioni di euro. Occhio però, perché la prestazione di Di Marìa è un chiaro segnale di come l’argentino possa essere la mossa vincente contro la squadra che è stata sua dal 2010 al 2014.