Impegno infrasettimanale per il PSG. Coupe de la Ligue, penultimo atto. Il Rennes separa i parigini dalla finale. Emery non intende "mollare" alcuna competizione, vincere ogni trofeo possibile entro i confini è l'obiettivo minimo, in attesa della Champions, più un'ossessione di un sogno ormai. Nel week-end, quattro gol al Montpellier, a segno l'intero tridente d'attacco, ancora orfano di Mbappé. Due volte Neymar, Cavani e Di Maria, frullato di reti e spettacolo per dimenticare le recenti polemiche. Questa sera, fischio d'inizio alle 21.05, il tecnico ritrova anche l'ex Monaco, c'è quindi abbondanza. Difficile una presenza dal primo minuto, probabile rodaggio a partita in corso.
Mancano alcuni effettivi, da Thiago Silva a Motta, per giungere all'ultimo arrivato Diarra, comunque in gruppo in questi giorni a caccia della miglior condizione fisica, e a Dani Alves, assente per squalifica. Si può ipotizzare un undici con Marquinhos e il giovane Kimpembe al centro della difesa. Meunier a destra, a sinistra Nsoki. La variabile, in corsia, è Kurzawa. Mediana di gala, Rabiot da regista, con Verratti e Draxler a fungere da mezzali. Con il gruppo, troviamo anche Pastore, uomo-mercato in orbita Inter. Infine il tridente, lo stesso apprezzato con il Montpellier.
Il Rennes sbarca all'incontro dopo la sconfitta di misura con il Digione - interrotta una striscia di due vittorie, con Lille e Angers. Si tratta, per gli uomini di Lamouchi, del quarto turno nella competizione. Apertura con il Digione, sigillo ai rigori con il Marsiglia e infine assolo con il Tolosa. Un passaggio in meno per il PSG, Strasburgo e Amiens per conquistare la semifinale.
Padroni di casa con il 4-2-3-1, Khazri gioca da punta centrale - giocatore in grado di togliere riferimenti al PSG - sulla trequarti batteria a tre unità, con Sarr, Hunou e Bourigeaud. André e Siliki si posizionano un passo avanti la linea a quattro di difesa. In porta Diallo, i centrali sono Bensebaini e Gnagnon. Danzé e Baal i terzini.