Ieri sera, il colpaccio del Siviglia, abile a confermare il risultato d'andata e a estromettere l'Atletico di Simeone. Questa sera, altri due appuntamenti per allineare il tabellone a livello di semifinale. In attesa del Real, in campo alle 21.30, e del Barcellona, di scena domani, ecco il Valencia. Fischio d'inizio alle 19, fermata in trasferta sul rettangolo dell'Alaves. La compagine diretta da Marcelino - al terzo impegno nella competizione dopo quelli con Saragozza e Las Palmas - deve blindare la qualificazione, rischia infatti di non bastare il 2-1 maturato al Mestalla, con le reti di Guedes e Rodrigo. Il tecnico, quindi, non può far calcoli, spazio ai migliori, senza pensare troppo al cammino in Liga. Il Valencia, in campionato, è terzo, a tre punti dall'Atletico secondo e a più cinque sul Real, che ha però una gara in meno.  

Il discorso può estendersi anche all'Alaves. Abelardo intravede in Coppa una grande occasione, ma è come tra due fuochi, perché la sua squadra lotta per mantenere la massima categoria spagnola. Quattro punti nelle ultime due con Siviglia - W - e Leganes, tre lunghezze di margine sul Deportivo terzultimo. 

Per la partita odierna, Marcelino pensa al canonico 4-4-2, con Zaza ad affiancare Vietto davanti. Gli esterni, di chiaro stampo offensivo, sono Pereira e Guedes, con Kondogbia chiamato al recupero palla in mediana. Operazioni di costruzione e sviluppo del gioco affidate a Parejo. Vezo e Gabriel formano la coppia di difesa, i laterali bassi sono Montoya e Gaya. Tra i pali Domenech.

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Modulo speculare per l'Alaves. Abelardo si affida a Guidetti e Munir per scardinare il fortino ospite. In mediana, troviamo Tomas Pina e Dani Torres, al largo Hernan Perez e Pedraza. Laguardia e Ely proteggono Sivera, Martin e Ruben Duarte agiscono da terzini.