A Nantes, Stade de la Belajoure, i padroni di casa superano il Monaco sul gong, al 92'. Gli uomini di Ranieri, più che positivi sia in fase difensiva che offensiva, portano a casa l'intera posta in palio. Jardim torna a casa con tante interrogativi, venuti a galla anche nel corso del match. Importante risolverli nel minor tempo possibile.
Organizzazione tattica, pressing alto, intelligenza. Il Nantes di Claudio Ranieri rispecchia il carattere del proprio allenatore, ed offende sin dalle prime battute. Dopo appena due giri d'orologio, la difesa monegasca è chiamata a contenere: El Ghanassy va in percussione, affonda all'altezza del lato corto dell'area di rigore, vince un rimpallo e scodella per la testa di Sala, che devia a lato. Il match si conferma un'ardua partita a scacchi, con il Monaco che fatica a trovare il bandolo della matassa causa un Nantes molto corto tra i reparti, che si alza o si abbassa all'unisono, tarpando anche le ali sulle corsie esterne. Gli ospiti provano ad aggirare il certosino reticolato difensivo, con il movimento di Falcao - servito da Ghezzal - che spaventa Tatarusanu. E' solo un piccolo sobbalzo, poiché il Nantes aggiunge carbone al motore e punge deciso; al 12' è il solito Sala a tagliare alle spalle della difesa per ricevere l'imbucata dalle retrovie prima di essere inibito dai guantoni di Subasic, al 14° ci pensa Bammou a anticipare tutti a centro area trovando solo l'esterno della rete.
Si sveglia il Monaco, strigliato da un Ghezzal che volteggia delicatamente sulla trequarti. Al 18' è lui a dare il là all'azione che porta Lopes a scagliare un pericoloso tracciante in mezza sforbiciata, due minuti dopo si mette in proprio; dribbing in area a Carlos e destro a giro sul palo lontano, palla fuori di un soffio. Ci prova Rongier dalla distanza - alto - mentre si accende la gara, ora molto più elastica e testimone di alcune sortite offensive interessanti, il più delle volte - però - fini a sé stesse. Ghezzal chiama ripetutamente agli straordinari la retroguardia dei canarini, nell'altra metà prova ad imbastire attacchi El Ghanassy. L'ultima fiammata della prima frazione è firmata Thomasson: l'8 ubriaca Ghezzal e Sidibè, ammalia Glik con ripetuti doppi passi, e pesca l'angolo lontano; Subasic vola e si rifugia in angolo con un decisivo colpo di reni.
Ranieri decide di cambiare subito una pedina ad inizio secondo tempo; Iloki rimpiazza El Ghanassy, con il neo entrato che prende immediatamente contatto con la partita. A manovrare - infatti - è il Nantes, che staziona in pianta stabile nella metà campo avversaria; Monaco avvinghiato dal torpore. Al 52', Iloki azzanna la corsia di destra ed effettua un traversone al bacio per il terzo tempo di Bammou, che risulta debole e centrale. All'altezza dei primi dieci minuti tornano ad essere della gara i monegaschi; Lopez - al 54' - sprinta e favorisce la transizione offensiva; arrivato al limite tenta la fortuna mirando il primo palo, respinge la difesa. Un minuto dopo, Glik prende l'ascensore ed impatta, eludendo la folta marcatura dei gialloverdi; sfera che termina alta sulla traversa.
Partita che scorre sul filo di lana, con l'agonismo che fa da contorno. Il solito Ghezzal orchestra i movimenti offensivi creando spazi e lanciando compagni verso la gloria, il Nantes risponde con l'esplosività del subentrato Iloki. Girandola di cambi - dentro Lima e Keità - mentre i padroni di casa confezionano una pericolosa sfuriata tra il 66' ed il 68'. Apre le danze il tracciante potente ma centrale di Thomasson, a cui fanno seguito la frustata di Dubois da angolo e lo spunto personale di Sala, rasoiata che muore lontano dallo specchio della porta. Gli uomini di Ranieri continuano a giocare adottando un preciso rigore tattico, con le uniche sortite offensive del Monaco affidate a Keità - destro pretenzioso che termina alto - e Moutinho - staffilata centrale disinnescata da Tatarusanu. Tornano a fare capolino i canarini, protagonista Carlos: il centrale svetta da angolo collocando il pallone sulla parte alta della traversa, brivido per Subasic. Jardim getta nella mischia anche Carrillo per vincerla, ma il Nantes regge egregiamente. Quando lo 0-0 sembra ormai cosa fatta, ci pensa Lima al 92': destro poderoso dal limite e palla in buca d'angolo.