Otto vittorie consecutive in campionato – nove, considerando anche l’andata del turno intermedio di Copa del Rey contro il Real Saragozza – e unica squadra capace di mantenere il passo della capolista Barcellona. Il Valencia batte 2-0 l’Espanyol al Cornellà-El Prat e sale a quota 30 punti, a -4 dai blaugrana ed a +6 dalla coppia formata dalle due di Madrid, Real ed Atletico. Gara molto difficile quella contro i periquitos: nella prima frazione di gioco i padroni di casa colpiscono due legni, prima con Gerard Moreno e poi con Sergi Darder – goal che sarebbe stato meraviglioso; anche nella ripresa la squadra di Marcelino corre qualche rischio, soprattutto quando Toni Lato sbaglia un retropassaggio e Neto deve immolarsi su Sergio Garcia. Il tecnico valenciano viene espulso per proteste, ma ci pensa Geoffrey Kondogbia ad inventarsi un mancino splendido che si insacca all’incrocio per il vantaggio ospite; è Santi Mina poi a raddoppiare nel finale per certificare il successo, sfruttando un errore difensivo.
Otto vittorie consecutive, come mai nella storia del Valencia: il precedente record risaliva alla stagione 2003-04, quando, sotto la guida di Rafa Benitez, la squadra poi campione di Spagna raggiunse due volte la striscia di 6 successi di fila – tra la seconda e la settima giornata e tra la 27esima e la 32esima. È impressionante la prova di forza di questa formazione, in una partita difficile sia dal punta di vista tecnico che da quello ambientale. In più, il bomber principe dei valenciani era in panchina: Simone Zaza infatti ha guardato il match dalla panchina per tutti i 90 minuti, per un problema al ginocchio rimediato in nazionale ma anche perché l’attaccante di Policoro era diffidato e settimana prossima, al Mestalla, c’è il Barcellona.
Sarà proprio il posticipo di domenica prossima che dirà molto in chiave titolo: i Culè, vincendo, metterebbero una seria ipoteca sulla conquista della Liga, considerando anche il fatto che il Real Madrid è a -10, mentre il Valencia con un successo balzerebbe a -1, tenendo aperto ogni discorso e rilanciando ancora di più le ambizioni di un gruppo giovane, nato in questa stagione, ma già di grande valore.