Bella intervista di Adrien Rabiot ad ExtraTime, con la mezz'ala del Paris Saint-Germain pronto a raccontarsi a trecentosessanta gradi. Interrogato dalla testata giornalistica, ha parlato del suo fortunato periodo con la casacca dei parigini: "Credo di essere migliorato quotidianamente, solo osservandoli. Motta è un giocatore che non perde mai la calma, gioca a testa alta, con una visione di gioco straordinaria e con un’ottima qualità di passaggi. Verratti è quello che si proietta più facilmente verso l’area avversaria, con un ottimo lancio".
A proposito delle sue caratteristiche tecniche, Rabiot parla di sé e dell'eroe a cui si ispira: "Mi piace quest’idea di rappresentare una loro sintesi, pur mantenendo le mie caratteristiche da mezz'ala che si proietta più facilmente verso l’area avversaria, con un ottimo lancio. Il mio idolo? Zidane, ovviamente per tutto quel che ha fatto. E Gerrard perché è diventato una bandiera del suo club, il Liverpool, ma pure per quel che riusciva a trasmettere in campo: un vero guerriero, un trascinatore e soprattutto un grande giocatore. Io come l'ex Liverpool? Di certo è una fonte di ispirazione. Al PSG oggi ci sono le condizioni ideali per continuare a crescere, ma da mezzala: è il ruolo che mi corrisponde di più perché mi permette di esprimere al meglio le mie qualità".
Inevitabile, poi il passaggio sui prossimi impegni da affrontare con la Nazionale francese di calcio: "Contro Bulgaria e Lussemburgo saranno due gare difficili. Ormai non ci sono più squadre facili da battere. Lo dimostra il nostro 0-0 contro il Lussemburgo nell’ultima partita. La Bulgaria in casa è forte, sarà complicata anche per noi. È vero, c’è una nuova generazione di talento in arrivo. Ma nel calcio non basta mettere un nome su una maglia per vincere. Titolare a Russia 2018? Sono ambizioso come tutti. E un giocatore che viene convocato per la Coppa del Mondo è normale voglia giocare il più possibile, e non restare in panchina. Ma le scelte le fa il c.t.. L’importante per me adesso è far parte di questo gruppo. Poi, a qualificazione acquisita, vediamo che succederà. Spero di aver la fortuna di giocare".
In merito ai nuovi compagni, belle le parole del centrocampista francese: "Neymar è un fenomeno. Ce ne eravamo resi conto quando ha vinto praticamente da solo la partita di ritorno agli ottavi di Champions League, la scorsa stagione al Camp Nou. È meglio di certo averlo in squadra che contro. Mbappé sta confermando di aver un grandissimo talento. E il talento non ha età. Kylian ha un grande futuro davanti. Sono le due star del mercato, ma non bisogna assolutamente dimenticare l’importanza di Dani Alves. È un leader, magari dell’ombra, sia in allenamento che in partita. È uno di coloro che sanno come parlare al gruppo anche nei momenti difficili. E poi il suo palmarès parla per lui”.
A conferma del su carattere forte, infine, Rabiot non giura fedeltà al PSG: "Ora è presto per parlare di rinnovo. E in carriera a un certo punto spero anche di poter vivere qualche esperienza diversa. Per il momento sto bene qui. Cosa penso dell'esonero di Ancelotti? - conclude - Mi spiace sia stato esonerato dal Bayern Monaco, dopo la sconfitta contro di noi in Champions League. Per me rimane un grande allenatore e un grande uomo. È stato molto importante perché è stato il primo a questi livelli a credere in me e mi ha fatto capire che avevo il potenziale per impormi, nonostante fossi molto giovane".