Il Paris Saint-Germain ha concluso la sua sessione di mercato con il secondo acquisto più caro della storia del calcio, siglando Kylian Mbappé dal Monaco per una cifra totale che si aggirerà intorno ai 145 milioni di euro più 35 eventuali di bonus. Anche se, perlomeno ufficialmente, la formula del trasferimento sarà un prestito con diritto di riscatto: questo perchè Nasser Al-Khelaifi aveva la necessità di aggirare le norme del Fair Play Finanziario imposte dalla FIFA, non potendo far gravare a bilancio anche quest'operazione. Oggi è stato il giorno della presentazione ufficiale del nuovo numero 29 dei parigini, ma insieme a lui ha parlato anche il Presidente, che ha iniziato con queste parole la conferenza stampa di rito, come riportato da TuttoMercatoWeb: "E' un momento magnifico per questo club, per la Ligue 1 e per tutto lo sport francese. Mbappé ha soltanto 18 anni, ma il mondo intero lo conosce. Gli diamo il benvenuto al PSG, sono certo che insieme scriveremo bellissime pagine della storia di questa società e mi auguro che possa restare qua a lungo. Parigi è la sua città, quindi bentornato a casa".
Riguardo alle polemiche sul Fair Play Finanziario, lo sceicco ha risposto: "Siamo stati estremamente trasparenti in tutto, non abbiamo niente da nascondere. Se altri club sono felici, arrabbiati o gelosi non è un mio problema. Se la UEFA vuole venire nei nostri uffici può farlo, non abbiamo niente da nascondere".
Il giocatore ha poi iniziato a parlare, raccontando dei retroscena riguardo la sua cessione, dove ha ammesso di non aver mai obbligato il Monaco a venderlo: "Per me è importantissimo essere arrivato in un club come il PSG. Volevo restare al Monaco, il club ha sempre avuto la mia priorità, ma dopo alcuni incontri con la mia famiglia e col presidente ho scelto il PSG. Arrivo con umiltà e voglia di lavorare per vincere tanti trofei".
Ancora qualche parola sul suo passato ai monegaschi, che non può essere ignorato: "A Maggio ero convinto di restare al Monaco. Poi alcuni eventi che sono successi hanno cambiato il mio pensiero a riguardo. Non sono arrabbiato comunque coi dirigenti monegaschi. Ho molto rispetto per il vice-Presidente Vasilyev". Ma adesso testa solo a Parigi: "E' un piacere aver scelto uno dei club migliori al mondo che ha tutti gli ingredienti per diventare il migliore".
Riguardo ad Unai Emery, il ragazzo ha risposto così: "E' un tecnico passionale, ci ho parlato e mi ha detto che per lui posso giocare in tutti i ruoli d'attacco".
Altro elemento di spicco nello spogliatoio sarà Neymar: "Avere qua Neymar sarà un vantaggio in più, è straordinario poter giocare al suo fianco. Detto questo, io non sono qua per Neymar ma per il progetto del PSG".
Col resto dei compagni l'impatto è stato, genericamente parlando, abbastanza positivo, nonostante la giovane età del classe 1998: "Il primo impatto è stato buono, sono entrato in uno spogliatoio dove ho il minor numero di titoli vinti. Per questo devo migliorare e dimostrare ancora tutto, ho fame di successi e voglio iniziare a vincere fin da subito".
La pressione di una cifra così enorme potrebbe pesare sul rendimento di un 18enne qualsiasi, ma non sul francese, che ha parlato già da leader: "Le cifre girate intorno al mio acquisto non cambieranno il mio modo di giocare ma neanche il mio modo di vivere. Giocare insieme a questi campioni mi darà grande libertà".
Infine, il neo numero 29 ha spiegato un'altra ragione per cui ha scelto questa destinazione: "E' stato importante per me avere la possibilità di ritornare a Parigi".