È bello avere tanti soldi da spendere per accaparrarsi i migliori al mondo offrendo stipendi di platino e facendo esaltare i tifosi con presentazioni in stile hollywoodiano. Poi però c’è il lato tecnico, quello del campo, quello dei 90 minuti e del pallone che rotola: si gioca in 11, e nonostante i colpi stellari, il numero di giocatori schierabili non cambia. Dunque ci si ritrova con rose chilometriche e calciatori fuori dal progetto, i quali però si guardano bene dall’accettare soluzioni alternative che porterebbero nella quasi totalità dei casi ad una riduzione consistente dell’ingaggio. Il caso più eclatante in questo mercato estivo è ovviamente il Paris Saint-Germain: 222 milioni per Neymar, 180 per Mbappè ed una serie di esuberi difficilmente piazzabili nel rush finale di calciomercato.

Le richieste per certi elementi di sicuro non mancano, come per esempio per Angel Di Marìa: il Fideo ha una proposta concreta dal Barcellona, ma i rapporti tra i Culè ed il PSG sono molto tesi dopo l’affaire Neymar ed una trattativa sembra per ora impossibile, anche perché il tecnico parigino Unai Emery lo stima profondamente ed un posto in squadra per l’argentino c’è sempre. In quella zona di campo le scelte per l’allenatore basco abbondano e non ci sarà modo di accontentare tutti: ecco quindi che gli altri club interessati, conoscendo questa situazione, offrono cifre più basse alla ricerca di un grande affare; a questo punto però sono gli stessi calciatori ad opporsi, proprio perché pochi sono disposti a decurtarsi lo stipendio, pur avendo chance più alte di essere importanti sul campo.

Javier Pastore è apprezzato in Italia, dove si è fatto notare con la maglia del Palermo, ma a parte qualche abboccamento e qualche colloquio – con Inter e Milan in particolare – nessuno ha mai affondato il colpo; Lucas Moura alla fine non è stato inserito nella trattativa con il Monaco per Mbappè ed i monegaschi, con gli acquisti di Jovetic e Keita, non hanno più bisogno del brasiliano. Per Julian Draxler, acquistato solamente nel gennaio scorso per 45 milioni di euro, i 12 minuti collezionati nelle prime uscite in Ligue 1 sono un chiaro messaggio di come non sia necessario - nelle ultime ore starebbero salendo le quotazioni di un trasferimento in Premier League – così come per Gonçalo Guedes, prelevato dal Benfica nel mercato invernale per 17 milioni, utilizzato negli ultimi 5 minuti della prima giornata e poi non più convocato.

Ci sono poi altri due elementi da tempo in cerca di una soluzione alternativa, come Krychowiak e Ben Arfa, sui quali pende l’onere del pesante ingaggio, senza alcuna intenzione di indietreggiare.