La prima del Real Madrid campione di Spagna al Santiago Bernabeu è già una gara da emergenza difensiva. Dopo aver espugnato 3-0 il Riazòr di La Coruna, i merengues di Zinedine Zidane esordiranno stasera (ore 22.15) sul loro campo contro il Valencia del nuovo allenatore Marcelino (ex Villarreal), ma dovranno fare a meno sia di Sergio Ramos, squalificato a seguito dell'espulsione rimediata in Galizia, che di Raphael Varane, infortunato. 

Un Madrid che perde dunque i due centrali titolari della squadra di questa stagione, alimentando dubbi sulla completezza del suo pacchetto arretrato, che ha perso il portoghese Pepe, a cui non è stato rinnovato il contratto lo scorso giugno dopo anni di militanza alla Casa Blanca. Al posto del lusitano è giunto in rosa il canterano Jesus Vallejo, di ritorno dal prestito in Germania all'Eintracht Francoforte, ma attualmente ai box per infortunio. Ecco perchè oggi l'unico giocatore certo di una maglia da titolare è il jolly Nacho, principale alternativa anche nel ruolo di terzino destro, dove lo slot di vice Dani Carvajàl non è stato ancora occupato dopo la partenza del brasiliano Danilo. Con Ramos, Varane e Vallejo fuori causa a diverso titolo, la principale soluzione a disposizione di Zidane per tamponare l'emergenza in retroguardia risponde al nome di Casemiro, uomo d'equilibrio davanti alla difesa, che dovrebbe essere retrocesso in una posizione già occupata in passato (con risultati alterni). Il brasiliano si sta affermando sempre più come elemento inamovibile dell'once merengue, aggiungendo anche gol importanti alla sua pesante presenza in mezzo al campo. Recenti le reti di Skopje, a stappare la Supercoppa Europea contro il Manchester United dell'ex Josè Mourinho, e del Riazòr, per il momentaneo 0-2 contro il Depor di Pepe Mel. Ancor più decisivi i gol segnati in Champions League lo scorso anno, negli ottavi contro il Napoli e nella finale di Cardiff contro la Juve, mentre fu inutile il guizzo nel Clasico casalingo di ritorno contro il Barcellona (2-3 con prodezza finale di Messi). Davanti a Keylor Navas dovrebbero dunque schierarsi Carvajàl e Marcelo sugli esterni, Casemiro e Nacho centrali, con il giovane Marcos Llorente ultima alternativa nel ruolo di stopper, a meno di non voler far ricorso a debuttanti della cantera.

Proprio Llorente si gioca una maglia da titolare in mezzo al campo, anche se è il croato Mateo Kovacic il favorito per piazzarsi al fianco di Luka Modric, fresco di nomina di miglior centrocampista dell'ultima Champions League, e di Toni Kroos. Kovacic ha impressionato nel doppio confronto di Supercoppa Spagnola contro il Barça, fungendo anche da uomo ombra di Leo Messi, e la sua posizione nelle gerarchie di Zidane sembra sempre più alta. Chi è al momento assolutamente intoccabile è Isco, il malagueno diventato trequartista, anche stasera in campo alle spalle di Karim Benzema e di uno tra Gareth Bale e Marco Asensio. La aficiòn merengue preferirebbe veder giocare il giovane spagnolo, convocato dal commissario tecnico Julen Lopetegui in nazionale per la sfida contro l'Italia, ma Zizou sembra orientato a confermare il gallese, in rete al Riazòr, a porta vuota su assist dello stesso Benzema. Oltre ai problemi causati dall'emergenza difensiva, il Real Madrid dovrà fare attenzione alla nuova versione del Valencia di Marcelino Garcia Toral. Dopo due stagioni disastrose, i pipistrelli si presentano al Bernabeu con ambizioni diversi, forti di un sistema di gioco collaudato e solido, un 4-4-2 già sperimentato al Villarreàl. Cinque gli ex del nostro campionato pronti a vestire una maglia da titolare stasera: dal portiere brasiliano Neto al difensore centrale cileno Murillo, dal centrocampista francese Kondogbia alla punta Simone Zaza, che già lo scorso anno fece male al Real. Montoya (altro ex Inter), Ruben Vezo e Gayà completeranno la linea difensiva, mentre a centrocampo ecco Parejo, con Nacho Gil e Carlos Solèr sugli esterni (panchina per Santi Mina). Rodrigo seconda punta al fianco di Zaza. Primo vero esame per il Real, sinora travolgente nel calcio d'agosto, ma orfano dei suoi punti di riferimento in difesa.