L'Atlético Madrid di Simeone trova la prima vittoria in campionato, vendicando il brutto pareggio ottenuto all'esordio contro il neo promosso Girona. I colchoneros faticano ancora ad esprimere un buon gioco con continuità ma, anche senza Griezmann, gli basta poco per mettere in ginocchio il Las Palmas. L'uno-due firmato Correa-Ferreira Carrasco nei primi cinque minuti di gioco gela il Gran Canaria. Carrasco è una spina nel fianco per la difesa di casa, dietro Godin è provvidenziale in più di una occasione. Il Las Palmas dimostra carattere e prova a far fruttare le poche occasioni a disposizione. La prima rete nella Liga di Calleri, quella che per pochi minuti riapre il match, e il rigore fallito da Jonathan Viera sono le due facce dei padroni di casa.
Uno-due micidiale quello dell’Atlético che al 5’ è già al doppio vantaggio. Nemmeno tre minuti di gioco infatti e Angel Correa castiga un Chichizola non troppo reattivo scagliando un pallone di collo pieno dopo averlo magistralmente difeso tra tre avversari. È il secondo gol dell’argentino dopo quello siglato contro il Girona nella prima giornata. Ma gli uomini del Cholo Simeone restano in agguato e due minuti più tardi Ferreira Carrasco mette a sedere Simon e batte ancora una volta un attonito Chichizola in diagonale. L’avvio micidiale dei colchoneros stordisce i padroni di casa che si proiettano in avanti all’ 8’ solo grazie ad un angolo conquistato da Castellano. Ed è ancora lui, al minuto 11, a provare a salire ma Vrsaliko lo chiude in fallo laterale. Il Las Palmas insiste sulla fascia sinistra cercando uno spiraglio per colpire ma ogni azione resta un tentativo sterile. Al 22’ però Calleri prova a riaprire il match ma Godin si immola e salva l’Atlètico. Un minuto più tardi è ancora l’ex West Ham ad avventarsi sul destro secco di Domìnguez non trattenuto da Oblak ma il tap-in non riesce. L’Atlético prova a controllare il match ma al 28’ rischia grosso per il contatto in area Calleri-Godin. I padroni di casa chiedono il rigore ma Iglesias non è della stessa idea. Gli uomini di Simeone, nonostante il doppio vantaggio, non brillano per gioco e alla mezz’ora i padroni di casa hanno il 63% di possesso palla. Al 34’ Chichizola riesce a spazzare un pallone insidioso servito da Correa per Vietto. Un minuto più tardi però il Gran Canaria trema perché Bigas rischia l’autogol per respingere il cross dalla destra di Vrsaliko. In campo vola qualche parola di troppa, il nervosismo è alto. Vietto al 42’ non riesce a girare a rete un buon pallone ma allo scadere è Lemos a sfiorare la traversa da punizione.
In avvio di ripresa, subito il Las Palmas avrebbe l’occasione di riaprirla ma Calleri viene pescato in offside. Al 53’ poi, ci prova ancora Lemos, ancora da punizione ma questa volta la conclusione è centrale e Oblak para senza problemi. Al 55’ Simeone cede al primo cambio: fuori una punta, Vietto, dentro Gabi. L’argentino non sembra gradire. Il match si infiamma. Al 56’ Godin salva tutto in scivolata su Calleri, poi, un minuto più tardi, Carrasco risponde ai padroni di casa con un gran sinistro che sfiora il palo. Non c’è sosta. Passa un altro minuto e finalmente Calleri trova il gol che accorcia le distanze: Castellano crossa da sinistra e Calleri supera Oblak di testa. Il Las Palmas però non ha nemmeno il tempo di gioire che Koke gela tutto il Gran Canaria. Un bolide da fuori area su cui Chichizola non può nulla riporta a più due i colchoneros. Il classe ’88 però fa di più e al 75’ arriva anche il poker dell’Atléti con una meravigliosa rovesciata a centro area. È la prima doppietta in carriera nella Liga per Koke. Il Las Palmas cerca di rendere meno amara la sconfitta con il rigore procurato da Jonathan Viera messo giù da Gabi, ma il centrocampista di casa si fa ipnotizzare da Oblak che para il penalty. È l’81’ e il tempo è poco. Come se non bastasse, nel finale, arriva anche il 5-1 con il gol di Teye Partey, su assist di Carrasco e velo di Koke.