Altro giro in Spagna, questa volta in Andalusia per parlare del Malaga. E' la sesta città più popolata di tutta la penisola iberica, e non a caso il 21,68% della popolazione è al di sotto dei 20 anni. Questo è un valido motivo per innamorarsi di una piccola località del genere, soprattutto se si parla di calcio e della squadra locale che da anni detta legge all'interno delle mura amiche. Non è titolatissima, anzi, ha solamente un Trofeo Intertoto vinto nel lontano 2002, ma è una delle squadre più seguite di tutta la Spagna. Da quelle parti sono stati abitutati bene nel corso di questi anni, con il triennio targatato Manuel Pellegrini che ha sbancato nella Champions League 2012-13. Primo posto in classifica con 12 punti, lasciandosi alle spalle Milan, Zenit e Anderlecht. Eliminazione del Porto agli ottavi di finale, tanto filo da torcere al temibile Borussia Dortmund di Klopp ai quarti, ottenendo uno 0-0 casalingo e un rocambolesco 3-2 in Germania. Erano gli anni di Isco, Joaquin, Duda e Diego Buonanotte, probabilmente la miglior annata di tutta la storia dei Boquerones.
Nella passata stagione, il Malaga ha ottenuto un buon piazzamento a metà classifica totalizzando 46 punti. Solamente 49 goal fatti, 55 quelli subiti. Sono 12 le vittorie, 10 pareggi e 16 sconfitte. E' stata la classica squadra da metà classifica, brava a non immettersi nel traffico della zona retrocessione e ottenendo una salvezza tranquilla. Nella Copa del Rey, il Malaga è stato eliminato dal Cordoba ai sedicesimi di finale, sciupando una ghiotta occasione di scrivere la storia anche in questa competizione. Tuttavia, però, è stata una stagione che ha mantenuto le aspettative.
Il Malaga è una società che presta molta attenzione alle situazioni di bilancio. Ci sono state importanti cessioni, a partire da Camacho al Wolfsburg per 15 milioni e Fornals al Villarreal per 12, senza tralasciare quella di Sandro all'Everton per soli 6 milioni. Poker di calciatori ceduti a costo zero, come due portieri di grande affidabilità Kameni e Ochoa, il giovane Ricardo Horta e il 33enne Charles. Il leggendario Duda è stato svincolato, mentre Demichelis e Weligton hanno deciso di ritirarsi. Addio anche a Diego Llorente, tornato al Real Madrid e ceduto alla Real Sociedad. Nonostante queste illustri perdite, la società si è mossa con grande intelligenza sul mercato con l'acquisizione di calciatori funzionali al progetto di Michel. Acquistati due talenti molto interessanti come Emanuel Cecchini (4) e Diego Gonzalez (500mila), un centrale spagnolo proveniente dal Siviglia Atletico, nonchè "Squadra B" della compagine che milita in Liga. Presi i portieri Prieto (gratuito), Gonen (200mila) e Roberto (prestito) per sostituire i due pilastri citati in precedenza. Per la difesa, due colpi a zero come Baysse e Juankar. Sulla trequarti, altro innesto gratuito con Adrian Gonzalez, mentre in attacco è arrivato Borja Baston in prestito dallo Swansea. Ben 33 milioni incassati, poco più di 5 quelli investiti. Il saldo è di +28,30 milioni, ma la speranza dei tifosi è quella di assistere a qualche altro colpo importante anche perchè, sulla carta, non sono arrivati degni sostituti per quanto riguarda Camacho e Fornals. In panchina, invece, è stato confermato Michel.
Nonostante l'andamento altalenante degli ultimi anni, la squadra può vantare elementi importanti sulla quale aggrapparsi per portare a casa risultati positivi. Luis Hernandez è un pilastro della difesa, ma occhio anche al giovane Diego Gonzalez, centrale mancino forte fisicamente, e in possesso di una buona abilità nel gioco aereo. Rosales e Ricca occupano la prima pagina per via del loro ottimo rendimento, entrambi dotati di spinta e discreto senso della posizione. Tanta attesa anche per il giovane Emanuel Cecchini, etichettato in Argentina come uno dei talenti più luminosi di tutto il continente. Fari anche sul venezuelano Anor, e alle due ali Keko e Jony. In attacco, Borja Baston può garantire un discreto numero di goal, e alle sue spalle c'è un Penaranda che nell'ultimo Mondiale U19 ha fatto piuttosto bene. Insomma, Malaga è questa. E' una squadra giovane con diversi talenti sparsi in ogni settore. La scommessa? Javier Ontiveros, ala destra classe '97 sbocciata dal settore giovanile.
Obiettivi importanti non ve ne sono, anche perchè con tutta quella concorrenza sarebbe irrealistico. La società, però, ha voglia di divertirsi con l'esposizione dei tanti ragazzi che sono presenti in squadra. Sarà di vitale importanza salvarsi al più presto, in modo tale da rendere il tutto più gradevole. Europa? Per adesso può aspettare.