Spagna, Andalusia, Siviglia. Itinerario notevole e affascinante per ogni turista desideroso di conoscere questa meravigliosa cittadina situata nella penisola iberica sud-occidentale. Parliamo della quarta città più popolata della nazione e può essere considerata come il centro artistico, culturale, finanziario, economico e sociale del sud della Spagna. Monumenti, piazze, giardini. La Giralda, la Cattedrale, l'Alcázar e l'Archivio delle Indie sono  stati dichiarati da tempo patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. In mezzo a questa meravigliosa cornice, c'è il Siviglia, la massima esponente calcistica della città. Nell'infuocato Stadio Ramón Sánchez-Pizjuán, assistiamo sempre a uno spettacolo straordinario grazie all'intensità di tifo che i sostenitori riescono a trasmettere. C'è tanta passione verso questi colori, e tanta rivalità nei confronti dell'altra squadra di Siviglia, ossia il Betis. Ha un discreto palmarès, con 7 titoli nazionali e 6 internazionali. Si stanno abituando bene da quelle parti, anche perchè la società è cresciuta sempre di più nel corso di questi anni grazie alle straordinarie intuizioni del ds Monchi, capace di regalare una forte solidità economica.

La scorsa stagione è stata piuttosto positiva. Sotto la guida tecnica di Jorge Sampaoli, la squadra ha espresso un bel calcio e centrato un quarto posto utile per i playoff di Champions League. Ottimo risultato sicuramente, ma nell'ambiente circola ancora la parola "rammarico" perchè per buona parte della stagione il Siviglia è rimasto attaccato al binomio Real Madrid-Barcellona per quanto riguarda la lotta al titolo, riconoscimento che manca dal lontano 1945-46. Troppi punti per strada, una serie di intoppi, e il tutto è sfumato definitivamente. D'altronde, con quelle due compagini non puoi permetterti il lusso di rallentare. Tuttavia, però, la stagione è stata nel compesso positiva: ottavi di finale di Champions e Copa del Rey, con una Supercoppa Europea sfumata nuovamente.

Il Siviglia è da anni una società che punta sempre ad avere un bilancio pulito e positivo. Anche quest'anno abbiamo assistito a sostanziosa serie di plusvalenze, con le cessioni di Vitolo (36), Iborra (15), Konoplyanka (12.5), Rami (6), Mariano (4) e Cristoforo (2.5). Nonostante queste illustri cessioni, il club ha messo a segno numerosi colpi importanti e di spessore come Muriel (20), Kjaer (12.5), Banega (9), Nolito (9), Guido Pizarro (6), Corchia (5) e Jesus Navas (0). Sulla carta la squadra si è rinforzata molto, e a conti fatti ha un saldo positivo tra acquisti e cessioni di 14,50 milioni di euro.

Luis Muriel con la sua nuova casacca. | Fonte immagine: Futbolred.com
Luis Muriel con la sua nuova casacca. | Fonte immagine: Futbolred.com

Cambiamenti anche in panchina con l'approdo di Eduardo Berizzo, tecnico ideale per sostituire un suo simile come Sampaoli - entrambi appartenenti all'albo dei discepoli di Bielsa. L'argentino ha impressionato per l'ottimo lavoro svolto a Vigo in questi anni, e la società andalusa lo ha prontamente messo al centro del progetto con grande convinzione. Bel calcio basato sulla propositività e sugli esterni, l'unica pecca è la poca solidità difensiva. Il Celta, nella passata stagione, ha chiuso con ben 69 goal subiti.

Squadra dal valore economico di oltre 200 milioni di euro, con all'interno calciatori in grado di fare la differenza in qualsiasi momento della partita. Sergio Rico guiderà la porta, mentre nel reparto difensivo spiccano diversi nomi importanti come Carriço, Pareja e Kjaer. Sulle corsie laterali occhio alla possibile sorpresa Corchia, giunto (finalmente) in una compagine importante. E' un ragazzo che prometteva tantissimo ad inizio carriera, ma non è riuscito a mantenersi ad alti livelli. Tuttavia, resta un valido terzino in grado di ricoprire tutti i ruoli della fascia destra: da terzino destro ad ala destra passando per centrocampista esterno. È un giocatore molto veloce, abile tecnicamente inoltre è dotato di una buona resistenza fisica.

In mediana N'Zonzi è di vitale importanza perchè è un centrocampista dinamico e concreto con un fisico longilineo e molto resistente. Gioca a presidio della sua difesa, è abile nel recuperare palloni, dimostra buona abilità nell'impostare il gioco. Predilige giocare la palla corta e solitamente a un tocco, sorprende per la precisione e la pulizia del passaggio; possiede anche un buon tiro dalla lunga distanza. Ci si aspetta tanto anche dalla qualità "Made in Rosario" da parte di Banega, con i vari Vazquez e Ganso pronti a dire la loro anche quest'anno. Le corsie corrono con Jesus Navas e Nolito, ma occhio anche ai jolly Correa e Sarabia che con Sampaoli hanno fatto molto bene. L'attacco prevede l'imprevedibilità e la velocità di Muriel, con un Ben Yedder alle spalle che va assolutamente rispettato. E' una squadra ricca di qualità e alternative, valida in ogni settore del campo.

L'obiettivo è sempre quello di centrare l'Europa, ma visto quanto fatto in questi anni c'è la possibilità di giocarsela anche per i primi tre posti. Titolo? Difficile, con quelle due lì davanti, ma nel calcio nulla è impossibile (Atletico Madrid insegna). Centrare la Champions League, fare bene in questa competizione e provare a vincere qualcosa. Gli Andalusi chiedono questo.