Nel calciomercato ci sono diversi tipi di squadre. C'è chi agisce secondo la politica del "prima vendere, poi comprare", chi fa player trading, chi investe e via dicendo. E poi, probabilmente, alla fine di queste categorie ce n'è una a parte per il Paris Saint-Germain, che con il pagamento della clausola di rescissoria di Neymar ha rotto ogni regola e ha prevaricato ogni logica che si potesse mai immaginare. Ma la potenza di fuoco di Nasser Al-Khealifi è pressoché infinita e dunque, a quanto pare, l'acquisto del fuoriclasse brasiliano è stato soltanto l'inizio.
Unai Emery, infatti, non sarebbe ancora completamente soddisfatto della rosa a sua disposizione. A partire dalla base, quella del portiere Kevin Trapp, apparso fuori condizione sia a livello atletico che mentale nella pre-season, tanto da aver - perlomeno ad oggi - perso il posto in favore di Alphonse Aréola. Tuttavia, il tecnico non si fida completamente del francese e avrebbe fatto un nome preciso da piazzare fra i pali: parliamo di Jan Oblak. Lo sloveno è fondamentale nel progetto dell'Atlético Madrid e, avendo i biancorossi il mercato bloccato, non ci sono margini di trattativa per un'eventuale cessione da parte degli spagnoli, che però non potranno fare nulla se i parigini - come pare effettivamente abbiano fatto - decidessero di pagare la clausola rescissoria nel contratto del giocatore, pari a 100 milioni di euro. La palla a quel punto passerebbe al classe 1993 stesso, che dovrebbe decidere cosa fare: accettare la sicuramente ricca proposta economica proveniente dalla Francia o restare fedele a Diego Simeone, per almeno un altro anno, per non lasciare i Colchoneros senza un estremo difensore titolare? La scelta sarebbe quantomeno difficile.
Altro giocatore, altra clausola rescissoria. Perchè se i transalpini sono sicuri o quasi di perdere sia Grzegorz Krychowiak che Blaise Matuidi, un'altra priorità sarebbe quella di rinforzare la mediana con un giocatore di sostanza come potrebbe essere Danilo Pereira. Il mediano del Porto costa 60 milioni di euro e, anche in questo caso, difficilmente verrà lasciato andare per meno dai Dragoes, che sarebbero obbligati ad accettare davanti a quella somma; il portoghese sarebbe sicuramente più disponibile a lasciare la patria rispetto all'obiettivo di cui sopra, ma in questo caso la squadra della capitale francese aspetterà prima di completare entrambe le cessioni.
Necessità che ci sarebbe - causa Fair Play Finanziario questa volta non aggirabile - anche se la ciliegina sulla torta per i parigini diventasse Kylian Mbappé. Per il francese in corsa ci sono già Barcellona e Real Madrid, ma sicuramente al PSG la forza economica per strappare il giocatore al Monaco non manca: piuttosto, bisognerebbe testare la volontà del ragazzo che ha già rifiutato diverse offerte ricchissime dalla Premier League perchè in cerca del salto di qualità definitivo in un top club assoluto - come sarebbero le due spagnole, nella sua ottica. Il prezzo che hanno fatto i monegaschi è stato gonfiato proprio dall'acquisto di Neymar: ora, anche loro pretendono 220 milioni per il classe 1998; per pagare questa cifra, i biancorossoblù avrebbero sicuramente bisogno di vendere. In tal senso, il maggiore indiziato sarebbe Angel Di Marìa, valutato 70 milioni di euro, e insieme a lui Serge Aurier (entrambi sono stati accostati all'Inter) e Jesé Rodriguez.