Il Paris Saint-Germain fa parlare anche il campo, oltre al calciomercato: nella prima giornata di Ligue 1, la squadra di Emery scherza con il neo-promosso Amiens rifilandovi soltanto due gol, ma dominando in lungo e in largo: firmano il 2-0 Cavani sul finire del primo tempo e Pastore, sempre su assist dell'uruguagio, a pochi minuti dal termine. Nota negativa, se così si può definire, l'assenza di Neymar, per ora costretto a guardare i suoi compagni soltanto dalla tribuna.
La rencontre entre @neymarjr et les supporters au Parc ! pic.twitter.com/T3Fw98X2cv
— PSG Officiel (@PSG_inside) 5 agosto 2017
Il trasfer per il fuoriclasse brasiliano non arriva in tempo, quindi Emery deve rinunciare all'esordio casalingo: lo rimpiazza con il vecchio numero 10, ora 27, Javier Pastore, che compone il trio di avanti con Cavani e Di Maria. In mezzo spazio per Thiago Motta, solo panchina per Matuidi. Parte dal primo minuto invece Dani Alves, nella difesa a quattro davanti ad Aréola, scelto come titolare su Trapp. L'Amiens risponde con un abbottonato 5-3-2, con l'ex Genoa Issa Cissokho e il mediano Bodmer (ex di giornata) volti noti.
Il calcio d'inizio battuto direttamente in fallo laterale dagli ospiti lascia subito intendere le intenzioni: il Psg palleggia e attende i varchi, il primo lo trova Verratti dopo 4 minuti, uno-due con Pastore e destro da fuori che sorvola la traversa. Cento secondi dopo si accendono anche Di Maria e Cavani, quest'ultimo in piena area non inquadra lo specchio da posizione favorevole, ma Rabiot al 20' fa peggio, mancando di testa la porta sguarnita, dopo un rimpallo nato da un destro di Alves deviato dalla difesa. Troppa sufficienza per la squadra di Emery negli ultimi venti metri, i troppi ricami permettono alla difesa di recuperare sulle situazioni complicate. Di nuovo il mediano francese ha l'opportunità di battere col sinistro su suggerimento di Cavani, si immola Gouano per murare la conclusione. Il dominio prosegue incontrastato, torna a provarci Rabiot - paradossalmente l'uomo più pericoloso del Psg - chiamando Gurtner al primo intervento della partita, per togliere la palla dall'angolino basso.
Nei minuti finali l'Amiens inizia ad accusare i primi segni di cedimento, manifestati non solo da palloni gestiti male in impostazione, ma anche da attenzione calante in marcatura, così Kurzawa prova a punire di testa su corner sfiorando soltanto il palo. Di peggio fa addirittura Di Maria, lanciato a rete su uno splendido contropiede sceglie l'assist centrale anziché il tiro a pochi passi dalla porta, trovando la respinta di Gouano. Deve pensarci allora il solito Edinson Cavani a togliere le castagne dal fuoco, raccogliendo in piena area un cross da destra, controllando di coscia e, dopo aver vinto un rimpallo, concludendo all'angolino opposto con il sinistro e mandando tutti a riposo sull'1-0.
Il forcing parigino non si ferma e continua anche al rientro dagli spogliatoi, sempre con Verratti direttore d'orchestra che prova a pescare di nuovo il taglio di Kurzawa: Adenon blocca il cross dell'ex Monaco con il braccio, Lesage lascia però correre, sbagliando. Poco male, almeno apparentemente, perché il Psg mostra di essere in palla e cerca anche il golazo con Di Maria, sinistro volante che blocca il portiere. Sempre il Fideo ci riprova su suggerimento di Cavani, questa volta senza nemmeno centrare la porta. Succede molto meno dopo l'ora di gioco, tanto che anche l'Amiens riesce a chiamare in causa un Aréola piuttosto sereno: Koita prova a pescare il jolly dalla distanza, senza problemi l'estremo dei capitolini.
Dopo la parentesi ospite, torna ad insistere il Psg chiamando in causa più volte Gurtner, chiamato agli straordinari anche su un tentativo di Cavani di prima intenzione. L'uruguagio si trasforma in uomo-assist a dieci dalla fine, quando Pastore appoggia in rete il suo passaggio in orizzontale - azione nata dall'ennesima imbucata di Verratti - per firmare il raddoppio che chiude i conti. Gurtner contiene il passivo a ridosso del recupero, guadagnandosi la palma di migliore in campo per distacco, ma i tre punti sono per il Psg: Neymar guarda dalla tribuna, in attesa di esordire.