Neymar via dal Barcellona a parametro zero. Se questa notizia ce l'avessero raccontata qualche mese fa, tutti avrebbero stentato a crederci: eppure, pare proprio che l'avventura del brasiliano in Catalogna - ufficialmente, ma non concretamente - stia per terminare così (anche se certezze assolute non ce ne sono).
La motivazione di questo "strano" metodo di trasferimento è da ricercarsi in una "falla" del Fair Play Finanziario, la normativa FIFA che regola i trasferimenti in tutto il mondo. Facciamo un passo indietro: come tutti ormai saprete, il Paris Saint-Germain è intenzionato a pagare l'ultracitata clausola rescissoria di 222 milioni di euro presente nel contratto del fuoriclasse sudamericano con i blaugrana; considerando le altre cifre dell'affare (si parla di 30 milioni l'anno al giocatore per 5 anni), rispettare le regole internazionali completando quest'operazione sarebbe praticamente impossibile. Questo era alla base delle minacce dell'intera Liga ai parigini: se verseranno questa cifra, verranno denunciati. Come però ci si sarebbe potuto aspettare, Nasser Al-Khelaifi aveva previsto tutto questo e, per dirla gergalmente, non è nato ieri: il presidente dei transalpini ha trovato il metodo per realizzare questo colpaccio. Ufficialmente infatti, sarà proprio il numero 11 a liberarsi dai suoi obblighi contrattuali con i catalani, pagando in prima persona l'enorme cifra. In quale maniera? Semplicemente, riceverà subito 300 milioni di euro sulla base di un contratto che lo renderà uno degli sponsor principali dei mondiali in Qatar del 2022, dei quali la società di cui il patròn del PSG è fondatore (beIN MEDIA Group) è organizzatrice.
Per farla breve: Al-Khelaifi dà i soldi a Neymar che si libera dal Barcellona e firma col Paris Saint-Germain da svincolato, quando sarebbe in teoria libero di scegliere in prima persona dove andare, perchè - sempre a livello ufficiale - i parigini non c'entrano nulla con la precedente rottura degli accordi con i vincitori dell'ultima Copa del Rey. Oggi, proprio in Spagna, si dice che il padre-procuratore del classe 1992 sia giunto nella sede azulgrana per discutere col club, senza rilasciare alcuna dichiarazione pubblica. Dovesse risolversi tutto il prima possibile, domani si parla addirittura di visite mediche per il brasiliano a Doha, con la sua nuova squadra. Il condizionale è d'obbligo, ma le sensazioni sono positive perchè tutto è pronto per il nuovo trasferimento da record della storia del calcio, che quasi doppierà il primato precedente - "appartenente" a Paul Pogba.