Copa del Rey: i diversi significati della finale Barcellona-Alaves

I catalani hanno bisogno di un successo per non chiudere la stagione a quota zero trofei, i baschi cercano la loro prima Coppa che sarebbe storica.

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albertozamboni
Di Alberto Zamboni

Da una parte, questo trofeo servirebbe per salvare una stagione, dall’altra, una vittoria significherebbe entrare nella storia. La finale di Copa del Rey nell’ultimo match ufficiale al Vicente Calderòn fra il Barcellona ed il Deportivo Alaves non assegna soltanto l’ultimo titolo dell’annata in Spagna, ma offre una possibilità ad entrambe le squadre di fare qualcosa di importante.

I blaugrana, dopo il secondo posto in Liga dietro al Real Madrid e l’eliminazione in Champions League ai quarti di finale per mano della Juventus, hanno la necessità di vincere per non chiudere l’anno senza aggiungere alcuna coppa in bacheca: l’ultima volta che il Barça è rimasto a secco è stata la stagione 2007-08, quando il club allora allenato da Frank Rijkaard concluse al terzo posto in campionato – dietro a Real Madrid e Villarreal - e si fermò in semifinale sia in Copa del Rey – eliminato dal Valencia poi Campione, contro il Getafe, sempre al Calderòn – sia in Champions League – contro il Manchester United, anch’esso vittorioso nella finalissima di Mosca contro il Chelsea. Questa sarà l’ultima partita da tecnico del Barcellona per Luis Enrique: per lui la possibilità di vincere la terza coppa di Spagna consecutiva e salutare i tifosi con il sesto trofeo in 3 anni.

Per quel che riguarda il Deportivo Alaves invece, un successo proietterebbe gli uomini di Mauricio Pellegrino nella storia: per questa società è infatti la prima finale di Copa del Rey in assoluto ed equivarrebbe al primo titolo importante conquistato, oltre a 4 successi in Segunda Division e 4 in Segunda B. In particolare, i baschi tornano a giocarsi un trofeo in una finale dopo 16 anni: nel 2001 l’allora tecnico Josè Manuel Esnal condusse la squadra fino all’ultimo atto della Coppa UEFA, ma gli spagnoli caddero sotto i colpi del Liverpool per 5-4 ai supplementari – dopo il 4-4 nei 90’, un’autorete di Delfi Geli condannò alla sconfitta i suoi a 3 minuti dal 120’ per la regola del golden goal. In più, la vittoria permetterebbe all’Alaves di giocare la prossima Europa League.

L’arbitro dell’incontro sarà Carlos Clos Gomez, lo stesso della gara di Liga al Mendizorrotza: vinse il Barcellona per 6-0.