Il campionato spagnolo edizione 2016/2017 è agli archivi. Tempo di bilanci e verdetti, non solo per quanto riguarda la lotta al titolo, vinto dal Real Madrid davanti al Barcellona, ma anche per le posizioni che valgono l'accesso alle due competizioni europee, concludendo con le retrocessioni in Segunda Division. Questa la classifica della Liga appena conclusasi, con un occhio a prospettive e orizzonti futuri: 

1. Real Madrid (93 punti). Titolo numero trentatrè della storia merengue, in attesa della finale di Champions League che si disputerà il prossimo 3 giugno a Cardiff. 

2. Barcellona (90 punti). I blaugrana chiudono l'era Luis Enrique con un secondo posto, frutto di troppe amnesie in match alla portata (come le trasferte di La Coruna e Malaga). Ancora da disputare la finale di Copa del Rey contro l'Alavès. 

3. Atletico Madrid (78 punti). Il Vicente Calderòn ha chiuso ieri i battenti (ci sarà l'appendice della finale della Coppa nazionale), salutato da una doppietta di Fernando Torres. Terzo posto e qualificazione diretta alla prossima Champions per i colchoneros di un Simeone che ha confermato di restare per un'altra stagione. 

4. Siviglia (72 punti). Dopo tre quarti di temporada oltre le aspettative, gli andalusi hanno mollato nel finale, agguantando comunque un piazzamento che vale i preliminari di Champions. Addio a Jorge Sampaoli, nuovo c.t. dell'Argentina, possibile approdo di Eduardo Berizzo sulla panchina del Ramòn Sanchez-Pizjuàn. 

5. Villarreal (67 punti). Una stagione iniziata malissimo (eliminazione dai preliminari di Champions con il Monaco e addio di Marcelino) ha riservato comunque soddisfazioni al Submarino Amarillo di Fran Escribà, qualificato direttamente in Europa League. 

6. Real Sociedad (64 punti). Una delle sorprese del campionato è stata costituita dai baschi di Eusebio Sacristàn, che tornano in Europa per la felicità del pubblico dell'Anoeta. 

7. Athletic Bilbao (63 punti). Destino europeo appeso a un filo, quello dell'Athletic. I baschi parteciperanno ai preliminari di Europa League solo se il Barça vincerà la Copa del Rey contro l'Alavès. Intanto salutano Ernesto Valverde, allenatore a un passo dal trasferirsi in Catalogna. 

8. Espanyol (58 punti). Stagione sufficiente quella dell'Espanyol di Quique Sanchez Flores, che non ha raggiunto l'obiettivo europeo, ma ha lanciato diversi giovani interessanti. 

9. Alavès (55 punti). Neopromosso, l'Alavès di Pellegrino ha disputato una Liga ogni oltre rosea aspettativa, chiudendo tra le prime dieci del campionato. E tra pochi giorni c'è in premio la finale di Copa del Rey. 

10. Eibar (54 punti). I baschi di Mendilibar hanno confermato la bontà del loro progetto, chiudendo nella top ten. Dopo aver sperato addirittura in un piazzamento europeo, sono calati alla distanza. 

11. Malaga (46 punti). Stagione in chiaroscuro per gli andalusi, che hanno perso per strada Juande Ramos (dimessosi a fine dicembre), ma poi trovato in Michel un allenatore di sicuro valore. Tanti i giovani di talento, da Pablo Fornals a Keko, passando per Javi Ontiveros. Dubbi sul futuro di Sandro Ramirez. 

12. Valencia (46 punti). Altra annata di patemi e delusioni per il club del Mestalla, partito con Ayestaràn in panchina. Poi la parentesi, con annesse polemiche, di Cesare Prandelli, fino alla stabilizzazione di Voro. Rosa di talento, da ritoccare e tranquillizzare: dall'anno prossimo ci penserà Marcelino. 

13. Celta Vigo (45 punti). L'impegno continentale in Europa League ha sottratto energie e stimoli ai galiziani di Eduardo Berizzo (ai saluti), finiti lontanissimi dalle prime posizioni. Da delineare il futuro di Iago Aspas. Quique Setièn probabile nuovo allenatore.

14. Las Palmas (39 punti). I canari hanno disputato una Liga a due velocità: spettacolare e di alto livello nel girone d'andata, deludente e senza motivazioni in quello di ritorno. Obiettivo salvezza centrato, con tanti nomi sul mercato in entrata. 

15. Betis Siviglia (39 punti). La peggior squadra della Liga in rapporto alle attese. Dopo un'estate promettente, i betici sono affondati tra polemiche e contraddizioni (esonerato Poyet), per poi salvarsi grazie a demeriti altrui sotto la guida di Victor Sanchez. 

16. Deportivo La Coruna (36 punti). Il subentrato Pepe Mel ha condotto la nave in porto, al termine di un'annata turbolenta, che ha visto i galiziani attestarsi come una delle peggiori squadre della Liga. Florin Andone una delle poche note positive del campionato. 

17. Leganès (35 punti). Con una rosa non esattamente competitiva, il Leganès di Garitano ha costruito la sua salvezza a suon di pareggi, sfruttando anche debolezze altrui. Ora sarà necessaria un'estate di consolidamento. 

18. Sporting Gijòn (31 punti). Non è riuscito il secondo miracolo consecutivo agli andalusi, partiti con Abelardo in panchina e poi affidatisi a Rubi. Risveglio tardivo, che non è servito ad evitare la retrocessione. 

19. Osasuna (22 punti). Meteora in Liga, la squadra navarra ha pagato la poca chiarezza del progetto tecnico, occupando a lungo l'ultima posizione in Liga.

20. Granada (20 punti). Disastrosa stagione quella degli andalusi, che hanno cambiato tre allenatori (da Paco Jemez ad Alcaraz, fino a Tony Adams) senza mai riuscire a dare un'anima a una squadra imbottita di figuranti raccattati dai cinque continenti.