A braccetto, a quota 78 punti, in testa ad una Liga spalancata ad ogni possibile epilogo. Nel weekend della trentacinquesima giornata, il duello tra Barcellona e Real Madrid è destinato a continuare, a distanza di poche ore: alle 16.15 toccherà ai Blancos, mentre alle 20.45 sarà il turno dei catalani.
I blaugrana dovranno fronteggiare l'Espanyol, al Cornellà-El Prat, in un sentitissimo derby della Catalogna che accende gli animi soprattutto dei biancoblù. "E' sempre un derby, sarà una partita giocata alla massima intensità", commenta Luis Enrique nella conferenza stampa della vigilia, parlando della partita che attende i suoi. "Il fatto che giochiamo in trasferta non ci cambia nulla, dobbiamo proporre lo stesso calcio, in casa e fuori casa. In questo momento della stagione e a questi livelli, tutte le partite sono importanti. Lo era il Clasico, lo è stato mercoledì contro l'Osasuna, lo sarà domani".
Dopo tre giornate di squalifica, Lucho può riabbracciare Neymar, il quale tornerà in campo dal primo minuto, insieme a Suarez (a digiuno da cinque gare) e ovviamente a Leo Messi: "Neymar è pronto per giocare", afferma Enrique. Il tecnico pensa ai suoi, ma tiene un occhio di riguardo sul Real Madrid, che sarà alle prese con il match casalingo contro il Valencia, quela Valencia che conta sul canterano del Barcellona Munir, come attaccante. "Siamo tutti professionisti e pensiamo a fare il nostro lavoro", afferma Enrique, stuzzicato sul tema.
Il giovane talento potrebbe "dare un mano" alla sua casa madre, ma dall'altra parte c'è un Real in forma, come spiega anche Zidane alla stampa: "Stiamo bene, ci sono momenti della stagione in cui si può soffrire, ma siamo positivi, e il meglio arriva adesso. I giocatori sono convinti e non abbiamo dubbi su cosa vogliamo".
A differenza dei catalani, giustiziati dalla Juve, per i Merengues c'è anche l'impegno in Champions contro l'Atletico: martedì è in programma l'andata, e ciò potrebbe indurre il tecnico francese a effettuare alcune rotazioni. "Tengo in considerazione tanti parametri: come sta il giocatore, come sta l'avversario... Ho tante ottime opzioni, giocatori forti che possono ricoprire tante posizioni in campo. E' uno dei tanti aspetti positivi di questo gruppo", commenta sul turnover.
Tra gli elementi imprescindibili del Madrid in questo momento c'è un Isco in stato di grazia ("Visto come sta, è difficile non fargli giocare ogni partita", afferma Zidane), il quale potrebbe affiancare Ronaldo in un tridente completato da uno tra Asensio, Benzema o Morata. Il fuoriclasse portoghese potrebbe essere spostato al centro dell'attacco, posizione che ricopre in nazionale - anche se può essere definito il vero centravanti del Real, per i movimenti. L'allenatore, in ogni caso, non si scuce: "Gioca da esterno da tantissimi anni, può anche giocare attaccante centrale, ma la sua posizione naturale è quella di esterno, ci ha anche segnato 400 gol...".