L'ennesima sfida a distanza tra Messi e Ronaldo, viene vinta dall'argentino. Succede di tutto al Bernabeu, eppure la prestazione della Pulce fa passare il resto in secondo piano, anche il clamoroso 2-3 dei suoi, che conquistano tre pesantissimi punti a Madrid riaprendo di fatto LaLiga. Autore del primo e del terzo goal, l'argentino trascina il suo Barcellona al successo, aprendo e chiudendo le danze. In mezzo, la perla di Rakitic, che vanifica il vantaggio madrileno di Casemiro ed il pari all'87 di James Rodriguez, che aveva illuso i madrileni, sconfitti ma non battuti al netto delle occasioni create. La storia, però, tratta solo dei vincitori e di chi, come Leo Messi, fa cinquecento in carriera zittendo le solite, sterili, polemiche.
Padroni di casa che scendono in campo adottando il solito 4-3-3: davanti a Navas, retroguardia a quattro composta da Carvajal, Nacho, Sergio Ramos e Marcelo. Nessuna sorpresa anche negli altri ruoli, dove Zidane sceglie i fedelissimi, con Casemiro in mediana protetto da Modric e Kroos e con Benzema in mezzo a Bale e Cristiano Ronaldo. Stessa disposizione tattica, poi, per gli ospiti, con Luis Enrique che sceglie Alcacer al posto dello squalificato Neymar jr. Confermato ter Stegen in porta, davanti al tedesco difesa formata da Roberto, Piqué, Umtiti e Jordi Alba. Iniesta e Rakitic ai lati di Sergio Busquets, pronto ad interrompere le azioni avversarie e a servire Lionel Messi o Luis Suarez.
Inizio furioso da parte dei blancos, che fin dai primi minuti cercano di mettere alle corde i blaugrana. Al 4' subito contrasto dubbio in area catalana, quando è Umtiti ad atterrare fallosamente Cristiano Ronaldo, che non ottiene però rigore dal direttore di gara. Tre minuti dopo, il portoghese si mette invece in evidenza per una conclusione, però, sventata senza senza problemi da ter Stegen. Lentamente, scuotendosi, si sveglia il Barcellona, guidato dal solito Messi e pericoloso all'11' con Suarez, la cui conclusione incrociata non centra lo specchio. Nella fase centrale di tempo, complice l'altissimo tasso tecnico dei ventidue in campo, aumenta il numero delle occasioni, con Real e Barça che non disdegnano affatto pericolose proiezioni offensive.
Al minuto numero diciannove, grande chance sprecata da Benzema, che servito filtrante da Modric non riesce ad imprimere potenza alla sua conclusione. Poco dopo,invece, è Suarez a commettere un errore non da lui, mandando alto un pallone servitogli di sponda da Paco Alcacer. La grande occasione blaugrana non spaventa il Real che, al contrario, prende le misure ai rivali, con Bale che al 23' si divora il vantaggio vanificando un buon lancio dalle retrovie. Poco male, comunque, per i padroni di casa, che cinque minuti dopo marcano il vantaggio grazie all'uomo che non ti aspetti. Sugli sviluppi di un corner, infatti, è Casemiro a toccare in porta, ribadendo in rete un tocco di Ramos stampatosi sul palo.
La marcatura subita non abbatte affatto il Barcellona, deciso ad evitare l'ennesima debacle stagionale lontano dal Nou Camp. La voglia degli uomini di Luis Enrique viene massimamente premiata al 32', quando è Messi a saltare Ramos e Modric e a disinnescare la protezione di Navas, piazzando alle spalle del portiere avversario una rete tanto bella quanto importante. Pronto a scuotere i suoi, quattro minuti dopo l'1-1 ci prova Modric dalla distanza, a cui fa seguito Lionel Messi pochi minuti prima del quarantacinquesimo. Entrambe le conclusioni, comunque, terminano fuori dallo specchio della porta. Non ci sono ulteriori emozioni, per un primo tempo che termina dopo un solo minuto di recupero.
Seconda frazione che vede il Real Madrid cominciare meglio, quando è Kroos a concludere trovando la parata miracolosa di ter Stegen, che stoppa l'urlo dei supporters madrileni. Al 53', sempre proponendosi in attacco, la squadra della capitale sfiora il 2-1 con Benzema, che da pochi passi colpisce di testa su ter Stegen, vanificando il lob di Marcelo. Sugli sviluppi del corner successivo, tira invece fuori Daniel Carvajal. Nonostante qualche spavento di troppo, il Barcellona non disdegna proiezioni offensive, mettendo pressione alla retroguardia castigliana e sfiorando la rete del vantaggio al 56' con Alcacer, che incredibilmente sbaglia un rigore in movimento, facendosi ipnotizzare da Navas. Poco dopo, all'ora di gioco, è invece Piquè a disperarsi, provando da corner un colpo di testa sventato dal numero 1 madrileno.
Con il passare dei minuti, la sfida aumenta il numero di occasioni, regalando chance davvero clamorose ambo le parti. Al 67' errore inspiegabile di Cristiano Ronaldo, che servito da Asensio manda il pallone in curva. Pochi secondi dopo, invece, altro miracolo di Navas su Suarez, che conferma la serata negativa non riuscendo a superare l'ispiratissimo portiere di casa. Il tanto attaccare in maniera vana, viene massimamente scontato dal Real Madrid, che nel modo più beffardo possibile subisce la seconda rete della sua gara al minuto numero settantatre. Autore del clamoroso 1-2, Ivan Rakitic, che dopo un finta al limite dell'area di rigore cacca dal cilindro una parabola imprendibile anche per il Navas ammirato durante il clasico.
Tutto facile, dunque, per il croato, che gela il Bernabeu e mette pressione al Real Madrid, in confusione dopo uno svantaggio immeritato e concretizzatosi nonostante il tanto attaccare. A conferma di tale confusione, al 77' brutto fallo di Sergio Ramos, che di frustrazione atterra Messi ricevendo un rosso diretto da parte del direttore di gara Hernandez Hernandez. Forte del vantaggio di uomini, il Barcellona cerca di addormentare la gara, provando nel contempo a mettere in ghiaccio il risultato. Al minuto numero ottanta altro miracolo di Navas, che respinge un colpo di testa ravvicinato di Piquè.
L'eterna sfida del Bernabeu non si placa fino al triplice fischio, regalando emozioni a non finire. Nonostante l'uomo in meno, infatti, il Real Madrid non si arrende, trovando il 2-2 grazie a James Rodriguez, subentrato ad un Benzema insufficiente. Il colombiano, facendo leva sul proprio scatto, brucia d'inserimento Iniesta, mettendo alle spalle di ter Stegen un preciso cross di Marcelo. Gara finita? Nemmeno per sogno. Quando tutto sembra indirizzato verso il pari, infatti, è la Pulce Messi a zittire il Bernabeu, regalando ai propri tifosi una vittoria importante per la classifica e resa ancor più bella dalle secolari diatribe storiche. Al 92', poco prima del triplice fischio, è infatti il diez ospite a marcare la cinquecentesima rete in carriera, capitalizzando al massimo un assist dal fondo di Jordi Alba. Finisce dunque con i blaugrana in trionfo, autori di una prova magistrale che, magari, potrebbe riaprire la Liga. Migliore in campo per i padroni di casa, Navas. Per gli ospiti in evidenza Messi.