Dopo la pausa per le Nazionali, tornano di attualità i campionati. In particolare, in terra iberica, sono i duelli a risaltare: è una Liga che davanti si gioca a braccetto, sui testa-a-testa. Una classifica spezzata, tra sogni di gloria e incubi, comandata dal solito duo, dal Barça e dal Real, dalle eterne rivali che sono tornate a correre in coppia, complice il crollo del Siviglia e la stagione in chiaroscuro dell'Atletico Madrid.
La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 23 aprile, l'ora da ricordare è 20.45. Il giorno del Clàsico, il giorno in cui la Liga può prendere una chiara e permanente direzione, oppure riaprirsi. Il Real Madrid, con 2 punti di vantaggio sui blaugrana (5 potenziali, avendo i Blancos una gara in meno), studia la fuga avvantaggiato dal fattore campo. Il passo lascia pensare che una non-sconfitta potrebbe spianare la strada alla compagine di Zizou, complice un calendario sulla carta agevole, con i big match con Atletico e Siviglia da affrontare al Bernabeu e nessuna trasferta insidiosa, se non quella del Balaidos contro il Celta Vigo (il recupero).
Anche Luis Enrique può guardare al calendario con fiducia, motivo per cui le chance delle due prime inseguitrici dell'accoppiata di testa sembrano andare scemando. L'obiettivo, dunque, per Atletico Madrid e Siviglia, è evitare il quarto posto e quindi i preliminari di Champions League. Difficile immaginare un rientro di chi, più dietro, sogna in grande. Il testa-a-testa in questo caso potrebbe favorire la compagine del Cholo Simeone, sia per il momento negativo degli andalusi che per ragioni di calendario: Sampaoli dovrà infatti affrontare sia Real che Barcellona in trasferta.
Definita la zona Champions, parzialmente definita la zona Europa League. Il Villarreal sembra avere tutte le carte in regola per mantenere il quinto posto, date le varie trasferte ostiche che caratterizzano il programma della Real Sociedad tra aprile e maggio. Sacristàn rischia di doversi anche guardare le spalle dal ritorno dell'Athletic Bilbao, squadra in crescita e con le armi per poter tornare alla carica cancellando l'attuale -4. Proprio per questo i sogni europei delle immediate inseguitrici sembrano andare scemando. Un'altra basca, l'Eibar, deve fare i conti con il calendario complicato, mentre l'Alavés ha necessità di capitalizzare tra le mura amiche, ma potrebbe non bastare. Deve concedersi pochi passi falsi l'Espanyol, forse la più attrezzata del gruppetto insieme al Celta Vigo, il quale potrebbe però concentrare le proprie forze sul cammino in Europa League, perdendo colpi in campionato.
Più in basso, difficile pensare a rischi seri per Las Palmas, Betis e Valencia, altrettanto dare speranze all'Osasuna. Granada e Gijon dovrebbero invece sperare in più passi falsi di Leganes, Deportivo e Malaga per riaprire i discorsi. Questi ultimi soprattutto sono quelli che rischiano di più, dovendo ospitare diverse big e non avendo mai trovato i tre punti lontano da casa, statistica condivisa con il Granada.