Il Paris Saint Germain archivia positivamente la pratica Niort, negli ottavi di finale della Coppa di Francia, in un concitato finale. I parigini vengono frenati dalla linea Maginot dei padroni di casa nella prima ora di gioco e, soprattutto, dall'acquazzone che condiziona tutta la durata dell'incontro. Decisivi, per Emery, gli innesti di Cavani e soprattutto Pastore: il duo ex Palermo decide la contesa, con il Flaco argentino che la sblocca ad un quarto d'ora dal termine prima del raddoppio del Matador dopo un miracolo di Areola che aveva disilluso i padroni di casa, ad un passo dal pareggio ad un minuto dal termine.
Emery per l'occasione ruota ovviamente l'undici a sua disposizione, con Areola che difende i pali con Marquinhos e Kimpembe centrali. Con Matuidi a centrocampo ci sono Krychowiak e Nkunku, mentre davanti Augustin con Guedes e Draxler. Risponde Renaud con un 4-3-3 che assomiglia ad un 4-5-1 in fase di non possesso, con Grich e Ze che agiscono sulle fasce con Ndoh centrale. Sambia, Bronn, Choplin e Kiki, con Agouazi davanti alla difesa, a protezione dei pali difesi da Desmas.
Allo Stade René Gaillard le squadre vengono accolte da un violentissimo acquazzone, che dopo pochi minuti compromette le condizioni del terreno di gioco. Viene penalizzata chiaramente la squadra più tecnica, anche se il tema della gara non cambia rispetto alle attese: il Paris Saint Germain di Emery prende subito in mano il pallino del gioco e sfonda, ripetutamente, sulla destra, dove Meunier in collaborazione con Guedes confezionano la prima palla gol dopo una manciata di minuti. Il portiere di casa Desmas si erge subito a protagonista, mandando un messaggio forte e chiaro ai parigini. I padroni di casa mettono la testa fuori dal guscio in un paio di occasioni, quando è Sambia a rompere la doppia linea Maginot di difesa e centrocampo spingendosi in avanti: dopo una triangolazione nello stretto con Grich, il suo mancino viene deviato in angolo, tra l'ovazione del folto pubblico presente.
Gli ospiti provano a scuotersi verso metà frazione, quando Draxler entra maggiormente nel vivo della manovra: l'ex Schalke tuttavia non trova feeling con il terreno di gioco, rallentando spesso la manovra e non riuscendo a sfruttare le sue qualità. E' sulla destra, invece, che Guedes impensierisce ancora l'estremo difensore di casa, che si salva in qualche modo. Meunier continua a spingere come un forsennato, trovando terreno fertile nelle lacune difensive del Niort: i cross del belga, tuttavia, non vengono sfruttati al meglio da Augustin prima e da Marquinhos, sugli sviluppi di un corner, successivamente. Negli ultimi dieci minuti di primo tempo i padroni di casa riescono ad alleviare la pressione, senza tuttavia mai impensierire Areola.
In avvio di ripresa a non cambiare, oltre al tema della sfida, è l'intensità della pioggia, che unita al vento illude Guedes nel tentativo di battere a rete dopo pochi minuti: il cross di Draxler è preciso, meno la conclusione mancina dell'ex Benfica che strozza a lato. Il Niort non sta a guardare e, rispetto al primo tempo, ribalta l'azione con maggiore veemenza: il terreno di gioco tradisce però Dembele al momento di battere a rete dopo una buona azione avvolgente dei padroni di casa. In contropiede tuttavia il PSG dilaga, anche se Augustin cincischia al momento di chiudere a rete in due occasioni: nella seconda il talento dei parigini trova l'opposizione di Choplin da tergo con il ginocchio (!). A mezz'ora dal termine Emery ricorre alla cavalleria pesante, richiamando il giovane centravanti per inserire Cavani, che dopo un paio di minuti si procura una punizione dal limite che lo stesso Matador calcia di poco a lato.
Negli ultimi minuti, nonostante i cambi che spezzano il ritmo della gara, le offensive degli ospiti si fanno sempre più insistenti: Marquinhos svetta ancora da calcio d'angolo, ma non riesce a trovare lo specchio della porta. Pochi minuti dopo è l'altro centrale di difesa, Kimpembe, a girare di sinistro, trovando la deviazione sulla linea di porta di un difensore di casa che si immola e salva il punteggio. Il secondo cambio è quello che decide il match: Pastore entra e risolve la questione a dieci minuti dal termine; sul cross dalla destra, il Flaco è puntuale con la punta del piede ad insaccare, cogliendo di sorpresa la difesa del Niort. I padroni di casa si riversano in avanti, ma Ndoh è poco preciso in area di rigore così come i compagni lo sono al cross. Il PSG allevia nel finale la pressione con Cavani e la velocità di Lucas: il Matador ha sul destro l'opportunità del raddoppio, che spreca aprendo troppo il piatto. Nei secondi finali il Niort sfiora il pareggio con Dembele, ma Areola si salva prima di lanciare Lucas in contropiede: solo il fango ferma la sfera prima di varcare la linea di porta. Sul corner successivo è Cavani, a porta vuota dopo uno svarione di Desmas, a sigillare il passaggio del turno con il gol del raddoppio.