Non sono bastate 37 giornate di campionato per assegnare il titolo di campione di Spagna 2016. Al termine di una cavalcata appassionante, sono rimaste Barcellona e Real Madrid a giocarsi il titolo, mentre l'Atletico è caduto in maniera inopinata a Valencia contro il Levante la settimana scorsa. Sarà dunque l'ultimo turno di Liga a decidere chi alzerà la coppa del campionato, se i blaugrana, impegnati in Andalusia contro un Granada già salvo, o i merengues, opposti al Deportivo La Coruna in Galizia. Nel week-end si gioca solo per un altro verdetto: già assegnati i piazzamenti europei (Villarreal ai preliminari di Champions, Athletic e Celta in EL), è la lotta salvezza a scaldare l'ultimo turno stagionale. La situazione vede il Getafe quartultimo a 36 punti, seguito da Sporting Gijòn (stessi punti, ma indietro per gli scontri diretti) e da Rayo Vallecano a 35. Solo una di queste tre compagini si salverà, mentre le altre due andranno a far compagnia al Levante in Primera Division.

Venerdì 13 maggio. Ore 20.30. Valencia - Real Sociedad. Ultima al Mestalla per il Valencia, protagonista di una stagione disgraziata (44 punti), che chiude in anticipo serale davanti al proprio pubblico. Di fronte i baschi della Real Sociedad, attualmente noni a 45 punti e salvatisi in tranquillità dopo il cambio in panchina Moyes-Eusebio.

Sabato 14 maggio. Ore 17. Deportivo La Coruna - Real Madrid. I merengues, già in finale di Champions, sono giunti a fine campionato ancora con chances di titolo. Zidane ha praticamente tutta la rosa a disposizione, ma per completare una rimonta da annali ha bisogno di una vittoria al Riazor e di una sconfitta o un pari del Barcellona. Depor salvatosi in extremis e reduce dalla vittoria sul campo del Villarreal, con altro gol di Lucas Perez. 

Ore 17. Granada - Barcellona. La vittoria nel derby del Sanchez-Pizjùan ha avuto un doppio dolcissimo sapore per il Granada: secondo k.o. stagionale inflitto al Siviglia e salvezza anticipata. Tutto a vantaggio del Barcellona di Luis Enrique, padrone del suo destino in Andalusia. Once de gala per i blaugrana, che hanno il solo dubbio in porta, con Ter Stegen pronto a sostituire nuovamente l'infortunato Claudio Bravo. 

Ore 19.30. Athletic Bilbao - Siviglia. La rivincita dei quarti di finale d'Europa League rappresenta una passerella per i baschi, sesti a 59 punti e certi di partecipare la prossima stagione alla seconda competizione continentale. Siviglia che invece farà ampio ricorso al turnover per preparare la finale di mercoledì contro il Liverpool a Basilea. 

Ore 19.30. Atletico Madrid - Celta Vigo. Colchoneros già in modalità finale di Champions, dopo l'inatteso rovescio subito contro il Levante. Ai galiziani interessa invece respingere l'attacco dell'Athletic, per rimanere al quinto posto (60 punti contro i 59 dei baschi).

Domenica 15 maggio. Ore 12. Malaga - Las Palmas. I canari chiudono un girone di ritorno da sogno a La Rosaleda di Malaga, in un match tra due squadre a metà classifica (45 punti per gli andalusi, 44 per il Las Palmas), partite però con prospettive molto diverse. 

Ore 19. Espanyol - Eibar. Gli uomini di Galca, travolti nel derby del Camp Nou dal tridente blaugrana, ospitano al Cornellà el Prat il sorprendente Eibar di questa stagione, attualmente dodicesimo a 43 punti. 

Ore 19.30. Sporting Gijòn - Villarreal. Gli asturiani hanno subito un gol beffardo (in dieci uomini) da Scepovic nel pareggio contro il Getafe, condannandosi a una vittoria (o comunque a un risultato utile) domani con il Villarreal, che ha raggiunto l'obiettivo Champions ma dovrà onorare il campionato con una partita vera al Molinòn. 

Ore 19.30. Betis Siviglia - Getafe. Il Betis di Merino, salvatosi con qualche patema, è ora arbitro della lotta salvezza. Al Benito Villamarin arriva infatti il Getafe, rigenerato dalla cura Esnaider, che con una vittoria sarebbe certo di rimanere in Liga. 

Ore 19.30. Rayo Vallecano - Levante. Gli uomini di Paco Jemez, penultimi a 35 punti, devono vincere e sperare che Getafe e Sporting non facciano altrettanto. A Vallecas ecco giungere il Levante di Pepito Rossi, già in grado di sgambettare l'Atletico la scorsa settimana, nonostante una retrocessione sancita ormai da due turni.