Il Barcellona di Luis Enrique riesce ad allungare in campionato anche quando non vince (evento rarissimo, peraltro). E' quanto accaduto nell'ultima giornata di Liga, con i blaugrana a fare harakiri sul campo del Villarreal (rimontati sul 2-2 dal Submarino Amarillo) e i loro primi inseguitori, i colchoneros di Simeone, sconfitti a sorpresa a Gijòn. Il vantaggio in classifica dei catalani è ora di nove lunghezze, mentre ha accorciato il Real di Zidane, terzo a dieci punti di distanza. Proprio Real e Atletico Madrid saranno prossimi avversari di Messi e compagni per due sfide, una di campionato e l'altra di Champions League, che diranno molto circa il finale di stagione del Barça.

Nella Ciudad Condàl il Clasico (in programma sabato 2 aprile alle 20.30) contro i merengues è sempre sentitissimo, per motivazioni che vanno al di là della mera rivalità calcistica, ma stavolta sono Simeone e i suoi giocatori a costituire la principale preoccupazione dei catalani, ancora scottati dai quarti di finale europei di due anni fa, quando furono eliminati proprio dai colchoneros nel doppio confronto (era il Barça del Tata Martino). L'organizzazione difensiva dell'Atletico (che ha tuttavia perso recentemente Godìn e Gimenez), il suo pressing e la capacità di trovare spunti letali in attacco, hanno già messo sull'attenti Luis Enrique, che probabilmente avrebbe preferito pescare un avversario diverso nell'urna di Nyon (magari proprio il Real di Zidane) e che invece dovrà preparare 180 minuti di fuoco, di cui i secondi novanta nell'inferno del Vicente Calderòn. Ecco perchè nel Clasico il tecnico dei catalani potrebbe optare per un minimo di turnover, per poi schierare l'once de gala nella partita d'andata al Camp Nou contro i colchoneros. Data per scontata la staffetta in porta tra Claudio Bravo e Ter Stegen, si potrebbero dare il cambio Dani Alves e Aleix Vidal sulla fascia destra, mentre sono da valutare le condizioni di Sergi Busquets, k.o. in nazionale per un problema alla mano. Lo stesso Andres Iniesta non è al top della condizione, al punto che non è stato convocato da Del Bosque per le due amichevoli di questo periodo pasquale. Si scalda già dunque il turco Arda Turan, grande ex della sfida con l'Atletico, con Sergi Roberto pronto a ricoprire tutti i ruoli del centrocampo.

Non faranno parte di queste (ipotetiche) rotazioni Leo Messi, Luis Suarez e Neymar, la straordinaria MSN che sta riscrivendo record a suon di gol e magie. Eppure i tre assi del Barça dovranno rientrare in tutta fretta dal Sudamerica, dove sono impegnati con le rispettive nazionali (per Suarez il grande ritorno con la maglia della Celeste), per presentarsi al top all'appuntamento del Clasico, un grande spettacolo che costituisce oggi la partita di calcio più vista al mondo. Una vittoria blaugrana chiuderebbe con ogni probabilità il discorso Liga (ammesso che sia ancora aperto), anche se non è da sottovalutare la crescita dell'ultimo Real Madrid targato Zidane, che ha ritrovato Bale e Benzema e si appresta ad affrontare il Wolfsburg in Champions League per approdare fino in semifinale. L'Atletico sarà invece impegnato sabato 2 aprile in casa contro un Betis Siviglia nuovamente in difficoltà nella sua stagione travagliata, per poi volare verso il Camp Nou per la grande sfida europea. Le due big di Madrid non hanno fatto molta strada quest'anno in Copa del Rey (Real fuori per i noti fatti di Cadice, colchoneros eliminati prematuramente dal Celta Vigo), e hanno dunque come ultimo obiettivo quello di raggiungere la finale di Milano, per evitare di chiudere la stagione senza nemmeno un titolo vinto (evento che non si verifica ormai da oltre due annate).