Il Camp Nou si stringe vicino alla notizia che ha sconvolto il calcio: la malattia di Johan Cruijff, il numero 14 legato indissolubilmente sia al giallo oranje che al blu e granata del Barcellona. Tutto il popolo culé, compresi i giocatori in campo, si stringe idealmente accanto ad una leggenda del club. “Anims Johan” recitano le magliette dei calciatori del Barcellona. La vittoria di oggi non vale solo il primato della Liga, vale tutta una dedica ad uno dei più grandi personaggi della storia del Barcellona. Johan Cruijff, Més que tots. ("Meglio di tutti")

La vittoria arriva in rimonta, come peraltro arrivò quella contro il Rayo Vallecano nel giorno del pokerissimo di Neymar. Neymar, l’uomo dal quale ripartire in questo lungo periodo di assenza di Leo Messi. Luis Enrique, già privo di Leo, Rafinha e Sergi Roberto, rinuncia anche all’inserimento di Iniesta risparmiato per questa partita. Il Barça con gli uomini contati, Mascherano nuovamente schierato a centrocampo, schiera nel tridente ancora una volta Sandro Ramires (preferito a Munir) accanto a Suarez e Neymar. Nell’Eibar c’è il nostro Simone Verdi che è schierato come titolare della trequarti basca per la prima volta in questa stagione. Il debutto dal 1° minuto in Liga al Camp Nou non spaventerà l’ex milanista autore senz’altro di una prova sufficiente. L’Eibar parte subito veloce e si ritrova in vantaggio al 10’. Bartra perde palla in fase d’impostazione, Verdi serve perfettamente Keko che libera il tiro che viene respinto da Bravo però sui piedi di Borja Baston, che dal limite segna con estrema precisione. 6° gol in questa Liga per l’attaccante basco. L’Eibar si gasa con il vantaggio acquisito e mette alle corde la formazione di casa. Al 21’ il Barça trova il pareggio alla prima vera occasione da rete per i blaugrana: slalom di Neymar, tocco di Suarez, grande apertura di Busquets per Sandro (però in fuorigioco millimetrico) che di prima serve perfettamente la testa di Suarez che segna l’1 a 1. L’Eibar non si scompone e crea due altre occasioni con un bel tiro di Verde e una conclusione di Keko che viene respinta sulla linea da Bartra. Poi c’è spazio per Sandro Ramires che spreca malamente prima del triplice fischio dell’arbitro per la fine della prima frazione di gioco.

In apertura di ripresa c’è la porta scorrevole del match. Punizione di Keko e Borja Batson da solo si fa ipnotizzare da Claudio Bravo in uscita, ribaltamento di fronte assist di Neymar e Suarez con un diagonale sentenzia il 2 a 1. La dura legge del gol. Seconda rete per il pistolero. Il Barcellona inizia ad amministrare bene il vantaggio acquisito e limitare le ripartenze dell’Eibar. L’Eibar è poi sfortunato per gli infortuni di Dani Garcia e Verdi costretti al cambio e piano piano la formazione ospite esce dalla partita per mancanza di energie. Al 83’ c’è l’espulsione di Mascherano per proteste che rende un po’ più complicato, almeno sulla carta, il finale del Barcellona. Già, perché alla fine la premiata ditta Neymar-Suarez va di nuovo a rete. Assist di Neymar, destro in controbalzo di Suarez che mette la fine sulla partita. Tripletta per l'uruguaino proprio nel giorno il quale ricorreva il primo anniversario del pistolero con la maglia del Barcellona (25 ottobre 2014 al Bernabeu contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti dopo la squalificata del mondiale). 57 partite e 35 gol per Suarez con i blaugrana, 7° centro stagionale in questa Liga. Luis Enrique non può chiedere di più a quei due. Il Barcellona doveva battere l'Eibar al Camp Nou per rispondere alla vittoria del Real Madrid e quindi alla doppia leadership della Liga, ma soprattutto doveva omaggiare Cruijff nella settimana più difficile per il genio del calcio olandese. Gli uomini di Luis Enrique ci sono riusciti soprattutto per onorare Cruijff.