Un derby è un derby. In Spagna le stracittadine esistono (come in ogni parte del mondo) ma il divario che esiste tra Barcellona ed Espanyol o tra Valencia e Levante è troppo evidente, tra Siviglia e Betis la rivalità si sente e due anni fa i due club andalusi giocarono un derby che sapeva d’Europa League. Ma nulla in confronto rispetto a quello che successe a Lisbona nel maggio del 2014. Atlético – Real Madrid è molto più che un derby; la partita sta acquistando livelli d’importanza pari a quelli di un “clasico” moderno. Lo scorso anno la sfida al Calderon finì 4 a 0 per l’Atlético Madrid, nella settimana del compleanno di Cristiano Ronaldo. A fine partita il club di Ancelotti si ritrovò per festeggiare il 30° compleanno di CR7 mentre per le strade della capitale il “madridismo” mandava giù un boccone amarissimo. Atlético Madrid – Real Madrid dello scorso febbraio è stato uno spartiacque fondamentale della stagione di Liga, il derby di stasera potrebbe essere il primo tassello fondamentale di una stagione da protagonista per una delle due squadre.
L’Atlético Madrid arriva al derby di questa sera dopo la sconfitta interna in Champions League contro il Benfica. Il peggiore avvio di stagione dei colchoneros da quando il Cholo Simeone è seduto in panchina. 4 vittorie e 2 sconfitte in campionato, contro Barcellona e Villarreal, ma il cammino in campionato ancora non è compromesso. I dubbi sull’Atlético visto fin qua sono molti, Jackson Martinez è ancora un “problema” invece di essere una “risorsa”, ma Simeone è il primo a sapere che la regolarità e la fedeltà alle proprie idee è la ricetta per tornare a volare. L’obiettivo dell’Atlético è di arrivare tra le prime tre in campionato, ma il Cholo non si è mai nascosto che quest’anno la sua squadra punta di nuovo alla Liga. Se oggi l’Atlético vincesse scavalcherebbe in classifica sia Real Madrid che Barcellona, niente male per una squadra che sta vivendo una mini-crisi di risultati.
Il Real Madrid arriva a questo derby con il morale opposto a quello dei cugini. La settimana appena trascorsa per i merengues si può considerare come una “settimana perfetta”. La vittoria agevole a Malmoe in Champions League e il record abbattuto da Cristiano Ronaldo come top-scorer con la camiseta blanca, caricano l’ambiente in vista di una sfida cruciale. La speranza per Benitez e tifosi sia di cogliere la posta in palio al Calderòn con la speranza di ritrovarsi davanti in classifica durante la sosta. Les merengues “in un sol boccone” scavalcherebbero sia l’Atlético Madrid che il Barcellona, un doppio sorpasso nella stessa giornata dopo che nello scorso turno los galacticos si fecero bloccare al Bernabeu (0-0) dal Malaga.
Inevitabile non ricordare il 4 a 0 dello scorso 7 febbraio. E’ l’ultimo precedente tra le due squadre ed è quello che è rimasto di più nella memoria collettiva dei tifosi delle due Madrid. La goleada fu il perfetto riflesso delle difficoltà che ha il Real Madrid nei derby dal momento che Simone si è seduto sulla panchina dell’Atlético. Los galacaticos hanno vinto solamente una delle ultime 8 sfide contro i rivali, a fronte di 3 pareggi e 4 vittorie per i colchoneros. L’unico trionfo del Real Madrid ha, però, un sapore importante perché arrivò nel momento migliore (dopo il poker del derby di febbraio): ritorno dei quarti di finale di Champions League della passata edizione, 1 a 0 gol qualificazione di Chicharito Hernandez al 88’. Ricordò molto il cabezazo di Sergio Ramos di Lisbona 2014, il Real Madrid si qualificò al turno successivo dove poi avrebbe conosciuto l’eliminazione da parte della Juventus.
Sarà un derby con un po’ di qualità in meno per via degli infortuni di James Rodriguez e Koke che non permetteranno ai due campioncini di aiutare le loro squadre in campo. Koke, l’intoccabile del Cholo, si può considerare come il giocatore totale dell’Atlético. Canalizza il gioco, fa partire la sua squadra in contropiede, si sacrifica ripiegando in difesa, e il suo cuore è colchonero: sempre dedito alla causa. Simeone perderà sicuramente la tessera principale del suo puzzle, non sarà facile sostituirlo. Dall’altra parte anche l’assenza di James pesa tantissimo. Il colombiano ha avuto una ricaduta in settimana e non sarà del derby. L’assenza nella sua fascia, fondamentale nel gioco offensivo del Real Madrid per i gol che segna e quelli che fornisce, aiuterà la difesa dell’Atlético che dovrà annullare Cristiano Ronaldo e Bale.