L’antipasto della Liga non è stato invitante come il menù recitava. Il derby tra Málaga e Siviglia si è concluso con uno 0 a 0 non troppo spettacolare. I biancoazzurri padroni di casa possono recriminare per l’arbitraggio di Izquierdo: un gol annullato per fuorigioco (molto dubbio) di Charles, gol nato sugli sviluppi di un abbraccio non ravvisato tra Krychowiak e Boka. La squadra di Emery, ancora sulle gambe anche per le fatiche di supercoppa, è costretta a rimanere in 10 per l’espulsione del neo acquisto N’Zonzi (due gialli veramente futili). Al Siviglia è mancata la presenza di un vero 9, malissimo Gameiro, e i nuovi acquisti devono ancora inserirsi nei meccanismi della squadra. Al Málaga da recriminare solo la finalizzazione, anche se il coraggio e il cuore (come recita l’inno della squadra) possono sopperire alla mancanza di talento. La squadra di Gracia non è bella da vedere, ma se gioca come lo ha fatto questa notte allora può ambire a posizioni rispettabili di metà classifica. Di più, purtroppo, non si può.

Gracia sceglie un 4-4-2 speculativo, con Ricardo Horta e Amrabat sulle corsie laterali di centrocampo. Emery risponde con il classico 4-4-2 ma a sorpresa manda in campo come titolari solo due acquisti della recente maxi-campagna estiva: Adil Rami al centro della difesa e N’Zonzi a centrocampo. Solo panchina per Konoplyanka e Ciro Immobile. Il primo tiro in porta arriva al '10 minuto con un’occasione da fuori area di Sergi Darder che impensierisce Beto costretto a parare di pugno. Qualche minuto dopo il Siviglia cresce e la difesa del Málaga inizia ad andare in affanno. Gameiro non ne approfitta e spreca per due volte il possibile vantaggio dei biancorossi, prima calciando a lato del palo dopo una ribattuta di Kameni su un tiro di Josè Antonio Reyes, poi nell’azione successiva, dopo essersi liberato della marcatura di Angeleri con un grande movimento, controlla male il pallone sparando alto a due passi dalla porta difesa da Kameni. Questi due sono stati gli unici tiri in porta del Siviglia durante la partita, queste le uniche due occasioni di Kevin Gameiro che piano piano sparisce dalla scena lasciando in mezzo al campo solamente i fantasmi di Carlos Bacca. Il Málaga inizia a prendere le misure al Siviglia e con coraggio si fa pericoloso. Beto salva provvidenzialmente su Cop, l'ex Cagliari aveva tentato una conclusione con il destro, poi Amrabat e Horta vanno al tiro da fuori senza trovare fortuna. Poi squadre negli spogliatoi.

Il secondo tempo è una recita di coraggio del Málaga che torna in campo con più grinta, riuscendo ad inchiodare nella propria metàcampo i rivali più blasonati. La squadra di Gracia è più aggressiva, più efficace in fase di pressing riuscendo a rubare molti palloni al centrocampo del Siviglia. Purtroppo la qualità della rosa non è eccelsa, e la mira imprecisa sotto porta dei vari Rosales, Cop e Horta non riesce a sbloccare il match. I biancoazzurri si aggrappano all’ivoriano Boka che riscalda gli animi della Rosaleda grazie ad una serie di dribbling, ma non è lucido di fronte a Beto. Il Siviglia non è pervenuto fino al '70 quando N’Zonzi trattiene per la maglia Amrabat, in ripartenza dopo aver soffiato palla a Banega, e riceve il secondo giallo (il primo lo ha preso per uno spintone, sempre, su Amrabat che si apprestava a mettere una rimessa laterale) lasciando i suoi in 10. Emery, che in precedenza aveva messo in campo Konplyanka per Reyes, corre ai ripari e inserisce Mariano, terzino, per Banega (prova sotto gli standard dell’argentino). Mariano, acquistato in estate dal Girondins Bordeaux, bagna il suo esordio con la camiseta biancorossa con un giallo dopo un minuto (fallo su Ricardo Horta). Ma quello che farà, circa, venti minuti più tardi sarà ancora più da bollino rosso. Sergi Darder ci prova con un sinistro che per poco sfiora il palo. Al '80 Emery toglie un abulico Gameiro per Ciro Immobile, al debutto in Liga, che entra volendo mettere a ferro e fuoco tutto il Málaga ma l'ex Torino non è più supportato dai compagni che non ne hanno più. Gli ultimi 5 minuti vedono il Siviglia arreso verso il pareggio, e il Málaga , con un uomo in più, spingere stoicamente per cercare il vantaggio.

E’ ancora un grande numero di Boka ad accendere la Rosaleda al minuto ’87, l’ivoriano entra in area e viene steso da Krychowiak. L’arbitro lascia correre, forse per il vantaggio, il pallone arriva a Juan Carlos che serve Charles in area di rigore che col piattone destro spedisce il pallone in rete ma si alza la bandierina del guardalinee. La posizione di Charles al momento del passaggio da parte del compagno di squadra sembra essere sotto la linea della palla. La polemica in Spagna, oltre al rigore non dato, è già servita. Un minuto di gioco più tardi sulla testa di Amrabat c’è l’occasione più ghiotta della partita: il neo entrato Juanpi fa partire un cross dalla destra, l’olandese ex Galatasaray incredibilmente solo in area arpiona il pallone debolmente di testa spedendo a lato il pallone della vittoria del Málaga. Vengono concessi tre minuti di recupero, ma quando entrambe le formazioni si avviano verso lo 0 a 0 ci pensa Mariano con un retropassaggio killer verso Beto a smuovere l’ultimo sussulto di voce nelle gole dei 23 mila presenti al campo di Malaga. Charles arriva disperatamente sul pallone vagante cercando di sorprendere Beto con un colpo di tacco ma il portiere portoghese del Siviglia si era già reso conto del pericolo e devia provvidenzialmente in calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner arriva il triplice fischio dell’arbitro. Un punto a testa per entrambe, se prima della partita si pensava fosse il Málaga a firmare per il pareggio, i novanta minuti hanno raccontato di un Siviglia di Emery in debito con la fortuna e con una forma fisica ancora da trovare. Ma è stato solo l’inizio della Liga se il Málaga giocasse sempre così non ci sarebbe il cielo grigio sulla costa del sol in questo inverno, se il Siviglia giocasse così le aspettative dei tifosi biancorossi sarebbero deluse. Ma Unai Emery questo non lo permetterà.