Il solito Paris Saint Germain. Basta poco in Ligue 1 alla squadra di Laurent Blanc per imporsi: la maggiore qualità e concretezza della squadra capitolina è sufficiente per passare allo Stade de la Mosson di Montpellier. Decide l'altrettanto classico inserimento a rimorchio di Blaise Matuidi, che costringe la squadra di casa alla terza sconfitta in altrettante gare ufficiali di campionato.

Blanc si presenta nel dipartimento dell'Hérault senza alcuni elementi di spicco della sua rosa: sono infatti assenti Ibrahimovic, Verratti e Angel Di Maria. In mediana Thiago Motta gioca da vertice basso dei tre centrocampisti, con Pastore e Matuidi ai lati. Aurier torna sulla destra dopo alcune prestazioni al centro, con la coppia verdeoro che agisce centralmente. Maxwell a sinistra, mentre davanti c'è Lavezzi al posto di Augustin. Courbis sceglie il solito 4-2-3-1, con Bakar davanti al posto di Berigaud, mentre Camara parte dalla panchina, Mounier e Boudebouz ad inventare dietro la punta centrale.

Primo tempo che stenta a decollare con i parigini che iniziano la gara impostando alla sfida ritmi notevolmente bassi. Tanto possesso palla e poca verticalità per la squadra di Blanc, che al decimo perde per infortunio Pastore. Al suo posto c'è il giovane Rabiot, che però inciderà poco nella gara. Mounier e Lasme sono i più propositivi per i padroni di casa, ma scaldano soltanto i guantoni di Trapp che non deve mai impegnarsi per sventare le minacce avversarie. Il Psg dal suo canto prova ad imbastire le trame sfruttando molto le fasce come al solito, ma le sovrapposizioni di Aurier e Maxwell, unite alle folate di Lucas più di quelle di Lavezzi, non trovano quasi mai Cavani pronto a ribattere a rete: il Matador chiuderà la terza gara di fila senza marcature, sprecando anche una buona occasione a metà del primo tempo. L'uruguagio si mostra anche frustrato nei confronti di se stesso per alcuni errori banali in fase di impostazione. Lavezzi prova ad accendere la miccia con le sue serpentine, ma la difesa del Montpellier riesce spesso a neutralizzare le iniziative del Pocho e di Lucas dalla parte opposta. Sul finire di frazione, è Aurier ad andare in rete, ma l'esterno ivoriano è in offside, mentre Lavezzi qualche minuto più tardi, è impreciso dal limite dell'area.

Nella ripresa, nonostante i primi minuti di studio, sono i padroni di casa a farsi pericolosi dalle parti di Trapp: il portierone tedesco classe 90 ex Francoforte è esemplare nel superarsi in tuffo alla sua sinistra per deviare in angolo la sassata di testa di Bensebaini dal centro dell'area di rigore. Nel momento migliore del Montpellier, però, esce alla distanza la maggiore qualità nel palleggio della squadra di Blanc: Matuidi sale in cattedra gestendo al meglio ripartenze e azioni manovrate e dopo una buona occasione per Cavani fermato dall'ottima difesa di Courbis, è proprio il centrocampista transalpino a sbloccare la gara. Lavezzi scambia con Maxwell sulla corsia mancina, Matuidi è il solito rapace nell'inserirsi nel varco e di sinistro battere Ligali sul primo palo. Dopo il vantaggio il fraseggio del centrocampo e della retroguardia dei parigini fa la differenza, mandando a vuoto gli sterili tentativi di pressione degli uomini di casa. I cambi di Courbis cambiano poco nella sostanza della gara, ed a sfiorare il gol sono nuovamente gli ospiti: Lucas imbecca in area di rigore Augustin, entrato al posto di Lavezzi, ma il giovane della cantera Psg spara sull'estremo difensore di casa. Le ultime folate del Montpellier producono una spettacolare ma sbilenca rovesciata di Camara, ma la sfera non preoccupa Trapp.

Il Psg fa tris e sale a quota 9 in classifica in attesa delle sfide di domani e di domenica. Per il Montpellier è già crisi: anche se non era questa la sfida da vincere, 0 punti in tre gare sembrano un bottino troppo magro per Courbis.